cuccioli balinesiVeder crescere un gattino balinese è molto bello.  L’esperienza è emozionale specialmente se vissuta in prima persona.


Sembra incredibile, ma è vero: il cucciolo del gatto Balinese è estremamente comunicativo, sia con i suoi fratelli che con i suoi genitori e in particolare con l’uomo. A un mese di vita il cucciolo inizia ad assaporare i piaceri del cibo. Alcune femmine prendono il boccone dalla ciotola e lo portano dai loro piccoli per insegnarli a masticare. Solitamente in natura questa pratica, tipicamente felina, avviene cacciando uccelli e topi, e i piccoli, non ancora pronti a cacciare, osservano la loro mamma che lascierà ai cuccioli le parti più molli, digeribili e facili da masticare.
I piccoli seguono con attenzione i vari richiami di mamma gatta e cambiano a seconda del momento. Quando è ora di giocare la mamma assume un vocalizzo e quando è ora del pasto ne assume un altro. Anche quando è ora del riposino vengono richiamati tutti dalla  loro mamma a raccolta nella cuccia. I gatti più premurosi seguono i piccoli con scrupolosità e decidono loro stessi i vari spazi in casa: l’angolo del gioco, quello dei pasti e quello del riposo.
È da questo momento che il rapporto tra cuccioli e umani diventa interessante; il rapporto tra il gatto e il suo padrone sarà di grande aiuto perché sarà lei stessa che insegnerà ai piccoli a rapportarsi con noi umani. Ed è davvero incredibile vedere questi piccoli batuffoli pelosi che riconoscono le voci umane e al richiamo rispondono facendo capire di cosa hanno bisogno. Chiaramente l’unica richiesta che possono fare a un mese di età non è che per il cibo. Il latte di mamma gatta non è più sufficiente e già capiscono che non possono fare a meno dell’uomo per nutrirsi. Bisognerà educare i cuccioli a utilizzare la lettiera: mamma gatta potrebbe tralasciare questo particolare e sarà nostra premura aiutarli. Si consiglio una vaschetta bassa, utilizzando un tipo di lettiera vegetale, una sorta di pellets di materiale biodegradabile ad alto potere assorbente e anallergico, evitando irritazioni causate da polvere o incidenti di ingestione involontaria.

Gianni Di Sipio