La tigna nel cane è anche nota come micosi, dermatofitosi, funghi. Si tratta di una zoonosi, cioè può colpire anche l’uomo. Inoltre, questi funghi non sono specie specifici, quindi possono contagiare anche altri animali conviventi, gatti e conigli inclusi.

 

Cause della tigna del cane

La tigna nel cane è una malattia contagiosa che è bene conoscere e saper curare il prima possibile. Si tratta di un’infezione causata da funghi dermatofiti, che vanno ad attaccare le strutture cheratinizzate come le unghie, i peli o lo strato corneo dei cani. Questi funghi fanno parte principalmente dei generi Trichophyton, Microsporum ed Epidrmophyton.

Nella maggior parte dei casi le dermatofitosi del cane sono provocate da M. canis e T. mentagrophytes. La tigna nel cane può manifestarsi tutto l’anno, anche se sono maggiormente frequenti in estate e autunno quando il clima caldo e umido favorisce la crescita di questi patogeni.

 

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Tigna nel cane: sintomi

La tigna del cane interessa l’epidermide e il follicolo pilifero in particolare. Le spore fungine (spesso presenti sul mantello e non sempre causa di micosi) producono un filamento germinativo da cui si genera un’ifa che invade l’epidermide e successivamente intacca il pelo nel punto della sua emergenza dalla cute. In seguito, le ife si ramificano e proliferano, continuando a invadere il pelo verso la radice. Di conseguenza, il fusto pilifero risulta essere indebolito e tende a spezzarsi e a cadere.

La sola presenza di spore nel mantello non indica per forza la presenza di micosi, cioè di malattia. Cali delle difese immunitarie o lesioni cutanee provocate da altre patologie, possono causare una proliferazione di queste sporte con lo sviluppo delle tipiche lesioni da micosi. Un caso molto frequente sono le sovrinfezioni micotiche: una lesione da grattamento che, normalmente, guarirebbe nel giro di qualche giorno, viene sovrainfettata dalle spore fungine che complicano la lesione con una micosi. Oppure a volte lesioni batteriche possono complicarsi con una micosi e viceversa.

 

Tigna del cane, come curarla

 

La tigna nel cane provoca una reazione infiammatoria perifollicolare, e un aumentato turnover dell’epidermide.  I sintomi delle micosi nel cane possono essere visibili in un periodo compreso fra le 2 e le 4 settimane dal contagio.

Questi sono i principali sintomi di tigna nel cane:

  • sviluppo di aree alopeciche: possono manifestarsi aree tondeggianti singole o multiple senza pelo o una alopecia diffusa a chiazze irregolari;
  • la cute si presenta, oltre che senza pelo, arrossata: tipicamente il pelo viene via a ciocche;
  • presenza di prurito di grado variabile (dipende anche se c’è sovrinfezione batterica, a volte è assente del tutto);
  • presenza di forfora;
  • onicomicosi: micosi delle unghie;
  • micetomi o pseudomicetomi: forma più grave;
  • kerion o cherion.

 

Come curare la tigna nei cani?

Per curare la tigna nei cani è necessario prima di tutto avere una diagnosi. Se noti uno o più dei sintomi sopra descritti, contatta il veterinario affinché possa visitare il cane e, tramite specifici test, confermare la presenza di micosi o altra patologia. A seconda della gravità della situazione il tuo veterinario potrebbe decidere se prescrivere farmaci ad uso topico o per uso sistemico per debellare l’infezione. Inoltre, se fossero presenti malattie sottostanti che provocano un calo delle difese immunitarie, provvederà a prescriverti la terapia più idonea anche per quelle.

Durante la terapia è importante prevenire la diffusione delle spore, lavando di frequente tappeti e copridivani nei quali potrebbero annidarsi le spore e cambiando spesso lenzuola e vestiti. In alcuni casi il veterinario potrebbe anche doverti consigliare di tosare il cane per ridurre la quantità di spore presenti sul corpo e che possono venire disseminate nell’ambiente.

Presta anche particolare attenzione agli animali e alle persone conviventi: è infatti una zoonosi.

 

 

Approfondimento: PurinaShop