Quante volte ti capita di parlare in pubblico al tuo cane o gatto, chiamarlo, anche sgridarlo, oppure fargli qualche domanda? Ebbene, di certo sei in buona compagnia, perché quasi tutti gli “umani” parlano ai propri cani e gatti.

Chi possiede un cane o un gatto lo sa: parlare con loro è una cosa normalissima. Il nostro animale domestico, infatti, non solo è parte integrante della famiglia, ma dimostra di capire molto bene il nostro linguaggio, e di sapersi esprimere molto bene a sua volta.

Perché parliamo al nostro cane o gatto?

Cane e gatto sono amici dell’uomo in modo diverso, ma entrambi con un grande potere comunicativo, questo è il motivo per cui ci sentiamo sempre molto propensi a rivolgerci ai nostri animali con parole “umane”.

In realtà, se ci pensiamo bene, parlare al cane in pubblico è sinonimo di educazione, se le frasi che si pronunciano sono utili alla buona convivenza. Ad esempio, invitare il proprio cane a non abbaiare, oppure a non essere “troppo espansivo” con qualche sconosciuto, è indice di buona educazione.

Parlare con il proprio animale, quindi, talvolta equivale a dimostrare rispetto per il prossimo, parlando in maniera indiretta anche ad uno sconosciuto che possiamo incontrare al parco o per strada.

Perché comunicare con il proprio pet fa bene

Parlare al proprio cane o al proprio micio però, non ha solo una funzione “sociale”. Dialogare con il proprio animale domestico, infatti, ha un importante ruolo nel rafforzamento dei legami.
Proprio come succede con i bambini, infatti, la comunicazione serve a instaurare un legame e rafforzarlo nel tempo, scambiandosi l’un l’altro fiducia e affezione.
Così, parlare con il proprio cane è importantissimo nel rapporto animale-uomo, per veicolare affetto, emozioni, ma anche imparare a farsi rispettare in quanto padrone.


Come comunicare al proprio cane o gatto?

Ovviamente, i cani o i gatti non sono persone, e devo essere trattati e rispettati in quanto animali.

Non è necessario parlare con loro in maniera prolungata o prolissa come potremmo fare con un amico di vecchia data a cui ci va di raccontare le vacanze. I cani e i gatti, infatti, comprendono molto meglio frasi semplici e brevi, che li aiutano a rafforzare i loro comportamenti e il loro rapporto con noi.
I discorsi troppo “umani” o elaborati rischiano invece di disorientarli.

Per parlare con loro, perciò, è preferibile scegliere un tipo di linguaggio più “infantile”, melodioso e immediato simile a quello che usiamo quando parliamo a un bambino. Anche uno studio pubblicato sula rivista specializzata Animal Cognition sostiene che l’interazione animale-padrone preferisce l’utilizzo di un linguaggio “dog-friendly” proprio quel linguaggio affettuoso e un po’ “mieloso” per cui spesso i padroni di cani o gatti vengono bonariamente derisi.

E voi, che rapporto avete con il vostro cane o gatto? Parlate spesso con lui?