La struttura della lingua del gatto è così particolare che è stata anche oggetto di studi: ecco alcune delle scoperte più recenti

 

La lingua del gatto è molto diversa da quella degli esseri umani e chi possiede un gatto lo sa benissimo: la lingua dei felini è infatti lunga e ruvida. Questa caratteristica permette loro di trattenere acqua e cibo, ma anche di lisciare il loro pelo alla perfezione.

Oltre alla ruvidità, anche il senso del gusto del felino, legato alla lingua, è diverso da quell’uomo. I gatti hanno un numero di papille gustative inferiore rispetto al nostro. Per questo motivo, non sono in grado di riconoscere il sapore dolce. Ci sono tante altre curiosità a proposito della lingua dei gatti: eccone alcune tra le più significative.

 

Perché la lingua del gatto è ruvida?

La prima curiosità sulla lingua del gatto si lega proprio a questa peculiarità, la ruvidità della lingua, che nei gatti, è superiore anche a quella dei cani. Il motivo è legato al fatto che questa parte del corpo ha una funzione legata alla caccia. Rappresenta un supporto al senso della vista e a quello dell’udito, oltre che agli affilatissimi artigli tipici dei felini.

Le papille filiformi che si trovano sulla lingua del gatto, composte da cheratina, permettono di strappare e sminuzzare i cibi. In questo modo riescono non solo a mangiare più velocemente, ma anche a essere meno esposti a predatori o pericoli.

 

Perché i gatti si puliscono tutto il pelo con la lingua?

Il rituale della pulizia con la lingua è messo in pratica dai gatti dopo aver cacciato. I gatti si leccano per fare in modo di far sparire ogni traccia nel pelo della preda che hanno catturato. Questa operazione è necessaria perché l’odore della preda che è stata cacciata potrebbe attirare altri predatori: ecco spiegato il motivo per il quale i gatti sono soliti fare pulizia completa al proprio corpo dopo aver mangiato.

 

Come fanno i gatti a bere così velocemente con la lingua?

Incredibile ma vero: i gatti riescono a bere a una velocità di 4 leccate al secondo. Alcuni ricercatori del Massachusetts Institute of Technology, della Virginia Tech e della Princeton University hanno ripreso cani e gatti nell’atto di bere con una telecamera ad alta risoluzione.

Sono stati in grado di studiare il modo in cui beve il gatto soltanto rallentando ogni singolo fotogramma. I gatti sono molto più veloci ed efficienti dei cani nel bere e riescono a ogni lappata a catturare più acqua, riducendo anche le perdite.

 

Lingua del gatto: qualche curiosità in più

Alcuni studi recenti da parte degli ingegneri della George Tech hanno dimostrato che la ruvidità della lingua del gatto non è solo legata alla capacità di raccogliere cibo e acqua, ma anche a un altro fattore. Di che cosa stiamo parlando? Del bisogno dei felini di ordinare e organizzare il proprio manto che è reso possibile grazie alle appendici della lingua del gatto che sono completamente flessibili e in grado di orientarsi in tutte le direzioni e hanno quindi un grande potere prensile.

Le particolarità della lingua del gatto, comunque, non finiscono qui. La muscolatura di quest’organo garantisce la massima estensione e mobilità, consentendo al gatto di raggiungere zone del corpo complicate con una certa facilità. La lingua e la sua superficie funzionano come una sorta di spazzola: in realtà, però è stato scoperto che le appendici non sono perpendicolari rispetto alla lingua, ma restano piegate anche quando il gatto non le sta utilizzando.

Quando il gatto avvia il grooming, ovvero la rimozione del pelo, le appendici si sollevano e sono tutte rivolte verso la stessa direzione. In questo modo, il gatto è perfettamente in grado di catturare i peli morti e fare in modo che non si disperdano. Quello che succede, purtroppo, è che l’orientamento delle appendici verso la gola porti il gatto a inghiottire il proprio pelo, raccolto sulla lingua. Da questo derivano le famose palle di pelo che a volte si raccolgono anche nell’apparato digerente.

 

Una lingua prodigiosa

Avete mai osservato da vicino la lingua del vostro gatto? È dotata di piccoli dentelli, molto ruvidi e simili a uncini, che ne fanno uno strumento perfetto per la pulizia del pelo.

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