In uscita nelle sale italiane (3 aprile) la sorprendente commedia “Io & Marley”, tratta dall’omonimo best seller di John Grogan. Il protagonista indiscusso del film è Marley, uno splendido Labrador combina guai. Non abbiamo potuto chiedere direttamente a lui di raccontarci la sua esperienza, ma l’abbiamo fatto con la sua co-protagonista Jennifer Aniston:
Jennifer, Qual è il tuo rapporto con gli animali?
Amo così tanto gli animali che non mi sembrava di essere a lavoro. Eravamo a Miami, su un set grandissimo, al sole… Non sembrava proprio di stare a lavoro! (Ride ndr.)
Quella di John e Jenny è più che altro una famiglia di fantasia? Un po’ meno “Deperate Housewives”?
Penso che non sia proprio una famiglia di fantasia, anzi, è molto più vera delle “Desperate Housewives”. E’ il ritratto di una famiglia normale, di una semplice famiglia americana, dove non sono sempre rose e fiori. Il mio personaggio, infatti, è l’esempio di molte donne che a un certo punto della loro vita devono fare una scelta: rinunciare alla carriera per la famiglia. Nel film poi, anche mio marito è frustrato e anche lui ha di fronte un bivio…
Quale è stata la scena più difficile?
Per me le scene più difficili sono state quelle con i bambini, che piangevano quando dovevano ridere, e ridevano quando invece dovevano piangere. Bisognava aspettare ed essere pazienti. Tra le tante scene con Marley, quella più complicata è stata quella della macchina, quando esce dal finestrino. Difficile e pericolosa per lui.
Saresti disposta a fare tutti questi sacrifici per la tua vita di coppia, per i tuoi figli?
Non credo che per i personaggi del film sia un vero sacrificio. Forse si può parlare di un sacrificio che dà una contropartita inestimabile. Per queste persone la rinuncia è sul momento, ma sanno già quale sarà la ricompensa finale.
Sei contenta del tuo lavoro?
A volte mi guardo da fuori e mi chiedo: ‘Cosa faccio per vivere’? A volte mi sembra strano, alla fine non facciamo altro che raccontare storie, di vita o di fantasia. E’ bello dare qualcosa al pubblico, che sia riso o pianto. Ho iniziato a valutare in maniera diverse determinate cose. Insomma, siamo fortunati…
La crisi economica sta investendo anche Hollywood?
Certo che ci riguarda, sia per gli Studios che per i salari. Ai festival, per esempio, si vedono meno film. E proprio per questo che ci ha fatto piacere sapere che il nostro film ha avuto così tanto successo.
Quali sono gli attori del passato o del presente a cui ti ispiri?
Maryl Streep o Marion Cotillard. Tante mi danno ispirazione…
Come presenteresti il film agli spettatori?
Si ride, si piange ed è meglio dei gatti…
Non ti piacciono i gatti?
No, assolutamente, mi piacciono tantissimo. Era una battuta, mi riferivo al musical “Cats”.
I veri protagonisti della pellicola sono gli animali e i bambini?
Ci siamo accorti molto presto che avere questo cast, voleva dire anche rilassarci, dare più spazio agli altri. La risata o la commozione poteva venire anche dai nostri coprotagonisti.