I cani hanno memoria?

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I cani hanno memoria? Molto spesso i proprietari di amici a quattro zampe potrebbero essersi fatti questa domanda. Ecco quali tipologie di memoria hanno i cani e gli studi a riguardo

 

I proprietari di amici a quattro zampe molto spesso potranno essersi fatti la domanda ma i cani hanno la memoria? Diversi studi sull’apprendimento degli animali e in particolare dei cani si sono focalizzati sulla capacità di memorizzazione di oggetti e azioni utili per eseguire specifici compiti.

Alcune ricerche sostengono che gli amici a quattro zampe sarebbero in grado di elaborare strategie per risolvere i problemi apprendendo e ricordando quanto imparato per imitazione.

Ma come funziona esattamente la memoria del cane?

 

Memoria dei cani, i diversi tipi

Quando ci si chiede se i cani hanno memoria bisogna considerare che l’amico a quattro zampe utilizza tre diverse tipologie di ricordo a seconda delle situazioni e del contesto in cui si trova:

  • memoria a breve termine;
  • memoria e lungo termine;
  • memoria procedurale.

La memoria del cane a breve termine consente all’animale di ricordare ciò che ha appena compiuto. Una volta terminato il compito, il cane tenderà a dimenticare quanto memorizzato. Questa tipologia di memoria viene usata dall’amico a quattro zampe per compiere azioni in successione, come, ad esempio, prendere la palla, metterla nella cuccia, cercare un nascondiglio migliore e recuperare la palla. La memoria dei cani a breve termine funziona per un lasso di tempo molto limitato: per questo motivo, se è strettamente necessario rimproverare l’animale perché ha compiuto un’azione sbagliata, bisognerà farlo non più di 10-20 secondi dopo che ha agito. Questo perché se il rimprovero avviene anche solo 10 minuti dopo, il cane non si ricorderà più ciò che ha fatto.

Più che il rimprovero però, con gli amici a quattro zampe funzionano meglio la tecnica del premio: i cani hanno infatti un tipo di memoria associativa, per cui se all’azione compiuta viene associata un rinforzo positivo, come uno snack extra o delle carezze, l’animale si ricorderà di cosa è giusto fare e in automatico cosa non può fare.

 

Nella memoria del cane a lungo termine vengono raccolti tutti i riferimenti della vita dell’animale, come esperienze, volti, odori, oggetti e rumori sconosciuti.

Oltre a questi elementi, in questo tipo di memoria sono incamerate anche informazioni giunte all’animale in periodi sensibili della sua esistenza, come nei primi 3-4 mesi di vita e nel momento dell’adolescenza, ovvero quando avviene lo sviluppo sessuale. Qualsiasi esperienza che l’amico a quattro zampe vive durante tali periodi rimane impressa nella memoria del cane, svolgendo una funzione adattativa, tale per cui l’animale non ripeterà errori potenzialmente fatali e sarà in grado di riconoscere i pericoli.

 

Il cane ha una memoria anche di tipo procedurale, grazie a cui compie una serie di azioni complesse, come giochi di attivazione mentale o ritrovare la strada di casa.

Nella mente dell’animale si viene infatti a creare una sorta di mappa, a cui l’amico a quattro zampe farà ricorso ogni qualvolta si trovi in una situazione simile e precedentemente vissuta, che andrà ad adattare al nuovo contesto. La memoria del cane è un aspetto fondamentale della sua esistenza, perché ogni esperienza che l’animale vive lascia un segno nel suo vissuto. Per questo motivo, fra le malattie dei cani anziani molto spesso si ritrovano problemi che riguardano proprio la memoria, come la sindrome da disfunzione cognitiva o la demenza senile, che provocano disturbi a livello di ricordi e di comportamento dell’animale.

 

I cani hanno memoria? Gli studi a riguardo

A interrogarsi sul fatto che i cani hanno memoria è stata anche la scienza. Uno studio dell’Università di Stoccolma pubblicato sulla rivista “Behavioural Processes” ha rivelato che in media gli animali riescono a ricordare un evento accidentale per 27 secondi: ad alzare però questo valore ci sono i cani, che, sempre secondo la ricerca, riescono a memorizzare un particolare avvenimento per circa 2 minuti.

I ricercatori del Dipartimento di etologia e dell’Mta-Elte Comparative Ethology Research Group delll’Università Eötvös Loránd di Budapest hanno invece condotto uno studio, pubblicato su “Current Biology”, secondo cui gli amici a quattro zampe possiedono una memoria episodica. Grazie a questa tipologia di memorizzazione, gli animali sarebbero in grado di ricordare le azioni dei loro proprietari e di richiamare alla memoria eventi che, nel momento in cui li hanno vissuti, non sapevano di dover ricordare.

 

 

I giochi del cane

Il gioco è un elemento fondamentale nell’esistenza del cane, non soltanto per una questione di svago, attività fisica e socializzazione, ma anche per aiutarlo ad attivare la mente. Ci sono infatti diverse tipologie di gioco che consentono di stimolare l’ingegno e l’intelligenza dell’amico a quattro zampe, tenendolo al tempo stesso in esercizio e felice.

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Approfondimento: Purina