Bengalino – compagno per tutti

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BengalinoIl bengalino è in uccello di origine asiatica alquanto semplice da allevare sia in gabbia che in voliera.
Per quanto riguarda il sesso, è difficile determinarlo in base al colore del piumaggio, perchè in cattività si possono ottenere numerose mutazioni. È un passeraceo, detto comunemente anche ”uccello delle isole”, che appartiene alla Famiglia dei Ploceidi ed è un uccellino apprezzato per la bellezza dei colori, per la vivacità e per la facilità con cui può essere tenuto in cattività.

Il nome “Bengalino” gli fu attribuito da Mathurin Jacques Brisson – famoso zoologo e fisico, nonché Professore all’Università di Parigi, dove eseguì importanti studi d’ornitologia – che riteneva questo simpatico ed esuberante uccellino originario del Bengala mentre la sua vera origine è quella africana.
Misura circa dieci-dodici centimetri, è facile da allevare, robusto, a condizione che si tenga lontano dalle correnti d’aria e ad una temperatura superiore ai 15 gradi.

In libertà vive in numerose bande, avvicinandosi senza timore ai centri abitati. Se sono stimolati da suoni di qualsiasi tipo fischiettano allegramante, anche se non hanno la capacità canora dei canarini.
I bengalini depongono un quantitativo di uova che varia da 4 a 5, ma spesso non portano a termine l’incubazione e abbandonano il nido per ricominciare la deposizione dopo pochi giorni.

Si ciba di semi, frutti, fiori cui possono aggiungersi piccoli insetti; durante la muta sarà bene somministrare del pastoncino per insettivori.
Il nido – molto voluminoso per la sua piccola mole – è costruito con fili di erbe.

Il più conosciuto dei bengalini è il “Becco di corallo” che ha una lunghezza di otto centimetri, le piume grigio-rosa, il becco rosso corallo, un delicato tratto di nero intorno agli occhi e di facile riproduzione anche in gabbia.
Ma esistono anche altre varietà: il Bengalino di Bombay con piume macchiate di rosso e con un canto dolcissimo, il Bengalino verde, molto simile al precedente ma con le piume tinte di verde invece che rosso; il Coda di aceto con piume grigio-azzurre e con la coda rossa; il Guance d’arancio colorato e molto socievole. (F.M.)