Sono molteplici le mostre feline a cui possono partecipare i gatti, tutte diverse per regole e processi. Ecco alcune buone pratiche generali.

Le mostre feline sono esposizioni di gatti, che vengono valutati sotto diversi aspetti, dalla bellezza alla purezza. Sono molte le mostre di gatti che sono organizzate sul territorio italiano, gestite dalle molteplici associazioni feline presenti sul territorio.

Le mostre feline, nonostante quello che si è soliti pensare, non sono dedicate esclusivamente ai mici di razza. Sono nati, infatti, concorsi specifici per gatti di casa e senza pedigree: l’importante, quando si sceglie di partecipare, è trovare la categoria giusta.

Ma come funzionano queste manifestazioni? Ogni esposizione è differente, dal momento che vengono organizzate da associazioni diverse. Ci sono però alcuni aspetti comuni.

 

Diverse categorie di mostre feline

I gatti, durante le esposizioni, vengono giudicati sulla base di differenti aspetti e criteri. I partecipanti devono quindi aderire a specifiche categorie, che li distinguono, ad esempio, per sesso ed età. In linea di massima, i gatti possono rientrare in una delle seguenti classificazioni:

  • Gatti di razza e razze non riconosciute
  • Gatti di casa
  • Cuccioli e cucciolate 3-6 mesi
  • Gatti giovani 6-10 mesi
  • Gatti non iscritti a catalogo, fuori concorso
  • Gatti pluripremiati che hanno terminato la carriera, che concorrono per il premio d’onore

Un giudice abilitato ha il compito di esaminare uno specifico gruppo di gatti: diverso per le razze non riconosciute, per cui vengono assegnati 1 o 2 giudici a razza.

Anche per i gatti senza pedigree, e quindi di casa, esistono diverse classi di concorso, differenti da quelle dei gatti di razza. Fattore determinante per la classificazione sono sesso ed età dei gatti. Le classi quindi fanno riferimento a gatti maschi o femmine integri o neutri, mici giovani e cuccioli.

 

Quali caratteristiche deve avere un gatto per partecipare a una mostra?

Gli esemplari che partecipano a mostre ed esposizioni devono rispondere a specifici standard di razza: non si tratta quindi di semplici concorsi di bellezza. I giudici valutano:

  • le caratteristiche fisiche dei gatti (considerando anche la colorazione del pelo),
  • le proporzioni,
  • lo stato di salute,
  • lo stato mentale,
  • l’atteggiamento e il carattere.

 

Come si svolge la mostra felina

Alle esposizioni di gatti partecipano, generalmente, anche veterinari che hanno il compito di visitare i partecipanti, verificandone lo stato di salute e i certificati di vaccinazione.

Durante l’esposizione, poi, tutti i gatti hanno una propria postazione, con gabbietta: qui i proprietari e gli allevatori possono mettere al micio a suo agio, posizionando ad esempio una cuccia o dei giochi.

Dopo la visita e la preparazione della postazione arriva il momento in cui i giudici iniziano la valutazione degli esemplari: passando di postazione in postazione vengono scelti i gatti migliori per le diverse categorie.

L’esposizione finisce con l’elezione del Best in Show, il gatto vincitore delle diverse categorie.

 

Cosa serve per partecipare a un’esposizione felina?

Per poter partecipare a un’esposizione è necessario compilare gli appositi moduli e controllare quali sono le richieste a livello di prescrizioni veterinarie. Ogni mostra ha regole a sé, ma generalmente bisogna portare:

 

La nascita delle esposizioni feline

Il gatto ha iniziato ad essere apprezzato come animale da compagnia nel 1.800. Proprio in questo secolo si è tenuta la prima mostra di gatti, nel 1871 a Londra, all’interno del Cristal Palace di Hyde Park. Nonostante molte persone non apprezzarono l’esposizione, in seguito queste manifestazioni iniziarono a diffondersi sia in Europa che in America. Di conseguenza, nacquero in questo periodo anche le associazioni feline, con l’obiettivo di salvaguardare e favorire la diffusione delle diverse varietà di gatti, oltre che di definire regole precise per le mostre e formare giudici.

Dopo l’inizio della diffusione delle esposizioni feline aumentò ulteriormente l’interesse verso questi animali domestici, portando alla selezione di nuove varietà di gatti.

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Le associazioni feline nazionali e internazionali

A livello mondiale, ad oggi le associazioni feline più importanti sono:

  • WCF (World Cat Federation), registrata in Germania;
  • CFA (Cat Fanciers’ Association), conosciuta negli USA;
  • TICA (The International Cat Association), conosciuta negli USA;
  • FIFe (Fédération Internationale Féline), nata in Francia.

 

In Italia sono inoltre presenti associazioni affiliate a quelle internazionali. Ne sono un esempio:

  • ANFI (Associazione Nazionale Felina Italiana), la più antica (è membro della FIFe e l’unica associazione riconosciuta dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, tenutaria del Libro Genealogico del Gatto di Razza);
  • AFEF (Associazioni Feline Federate), FIAF (Federazione Italiana Associazioni Feline), AGI (Associazione Gatti Italia), Serenissima Club e AFI (Associazione Felina Italian), associate alla WCF.

 

 

 

 

Approfondimento: Purina