Il Parlamento Europeo ha chiesto più controllo degli effetti degli antibiotici sugli animali.

Per gli esseri umani e per gli animali moltissime medicine sono uguali, per cui le terapie di intervento, nel corso degli anni, sono diventati sempre più simili.

Anche se un proprietario nota che il proprio amico a quattro zampe sta molto male, alcuni medicinali, come gli antibiotici, possono essere troppo forti ed invasivi, soprattutto per un cane e un gatto o, in generale, per un animale domestico.

 

Parlamento Europeo e gli antibiotici per animali

Il Parlamento Europeo ha chiesto: “più ricerca e un miglior sistema di controllo degli effetti degli antibiotici sugli animali d’allevamento e su quelli domestici per contrastare la crescente resistenza a tali medicamenti e le conseguenti difficoltà di cura. I deputati vogliono un uso più ristretto degli antimicrobici”.

Approvando la risoluzione preparata del presidente della Commissione agricoltura dell’UE, Paolo De Castro, gli eurodeputati hanno chiesto ai governi nazionali di “attuare un monitoraggio e una sorveglianza regolari e sistematici della resistenza antimicrobica sia negli animali destinati alla produzione di alimenti che in quelli da compagnia”.

De Castro ha spiegato: se utilizzati correttamente, gli antibiotici sono uno strumento utile, ma chiediamo alla Commissione risposte concrete per un uso più efficiente ed efficace degli antimicrobici al fine di ridurre la resistenza negli animali. Un problema che può avere conseguenze anche sulla salute umana”.

I deputati chiedono, inoltre, la creazione di un sistema di allevamento che consenta di ridurre la prescrizione di antimicrobici e che ci sia a livello europeo più ricerca su nuovi prodotti e metodi alternativi.

L’obiettivo è ridurre l’uso di antibiotici, mantenendo allo stesso tempo un forte controllo sulle patologie degli animali. Gli europarlamentari hanno chiesto alla Commissione Europea di preparare un piano d’azione contro la resistenza antimicrobica per tutti gli animali, compresi quelli da compagnia, e di concentrare gli sforzi sul nesso tra salute degli animali e quella umana.

 

 

Maria Pezzillo

Redazione Petpassion.tv