Avvelenamento gatto, sintomi e cosa fare

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Avvelenamento del gatto, cosa fare per salvarlo in tempo? Qualche indicazione per scongiurare ogni pericolo

In caso di reale avvelenamento del gatto, è bene contattare immediatamente il veterinario, fornendo tutte le indicazioni per poter identificare il tossico ingerito o inalato. Questo serve al medico per stabilire il protocollo più idoneo e per poterti fornire una prognosi più precisa.

 

Gatto avvelenato: tossici e veleni più comuni

Prima di vedere quali siano i tossici e veleni più comuni con cui un gatto avvelenato può essere venuto in contatto, ci sono alcune considerazioni da fare. Come vedremo nel prossimo paragrafo, i sintomi da avvelenamento nel gatto non sono esclusivi dell’avvelenamento: un gatto che vomita o un gatto con una crisi convulsiva, non necessariamente è stato avvelenato. Ci sono tante altre cause e malattie di vomito e convulsioni nel gatto.

Questo è importante sottolinearlo perché ci sono molti proprietari convinti che qualsiasi sintomo sia riconducibile all’avvelenato. Fissarsi così su una possibile causa, esclude di fatto tutte le altre e potrebbe rallentare la diagnosi.

Il secondo dato da tenere a mente è che non esiste un antidoto per tutti i veleni. Anzi, la maggior parte degli alimenti tossici non ha un antidoto.

Terzo dato: qualsiasi sostanza, potenzialmente, può essere tossica, anche quelle che normalmente non nascono per essere dei veleni veri e propri. Un esempio? Un banale detersivo per i piatti: non è nato con lo scopo di essere un veleno, ma se ingerito diventa tale.

Quarto dato: non esiste un antidoto universale per tutti gli avvelenamenti. Quando si parla di gatto avvelenato, molto spesso il veterinario si sente fare tre richieste:

  • Diamogli del latte: il latte funziona solo per l’avvelenamento da piombo. Vedendolo in molti film, molti proprietari sono convinti che il latte sia un rimedio universale per ogni tipo di intossicazione, ma non è così.
  • Facciamogli una trasfusione: molti sono convinti che in caso di un qualsiasi avvelenamento, fare una trasfusione possa annullare l’intossicazione, ma non è così.
  • Facciamolo vomitare: dipende dalla sostanza ingerita. In caso di alcali o acidi, far vomitare il gatto potrebbe essere peggio. Anche tentare di indurre il vomito con rimedi fai da te come l’acqua e sale, in realtà è più nocivo che altro: oltre all’avvelenamento principale, si rischia un’intossicazione da sale.

Detto questo, ci sono tantissime sostanze che possono avvelenare i gatti. Fra i veleni più comuni che i gatti possono ingerire ricordiamo:

  • diserbanti
  • insetticidi
  • antilumachicidi
  • rodenticidi o veleno per topi
  • organofosforici e carbammati
  • glicole etilenico (liquido antigelo)
  • detergenti per la pulizia della casa
  • piretrine e piretroidi
  • piante (oleandro, giglio, vischio, agrifoglio, ficus, stella di Natale…)
  • cibi (aglio, cipolla, cioccolato, uva, uvetta, frutta secca…)
  • farmaci (fra cui anche il paracetamolo)

Attenzione: il gatto può leccare direttamente il veleno, ma può anche assorbirlo per via cutanea. Molto frequente, il caso del prodotto tossico che imbratta il mantello del gatto che, leccandosi per ripulire la pelliccia, si avvelena.

 

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Sintomi avvelenamento gatto: i principali

I sintomi di avvelenamento nel gatto dipendono strettamente dal tipo di sostanza tossica ingerita. Molti di questi sintomi sono aspecifici, cioè possono essere provocati anche da altre patologie:

  • scialorrea
  • nausea
  • vomito
  • diarrea
  • anoressia
  • tachipnea
  • dispnea
  • emottisi
  • emorragie (anche sotto forma di versamento pleurico o addominale emorragico)
  • cianosi delle mucose
  • pallore delle mucose
  • miosi
  • midriasi
  • ipotermia
  • ipertermia
  • tremori
  • incoordinazione motoria
  • convulsioni
  • abbattimento
  • letargia

 

Gatto avvelenato: cosa fare?

Se sospetti che il tuo gatto sia stato avvelenato, contatta subito il tuo veterinario fornendo indicazioni precise sul nome del prodotto o della pianta o del cibo o del farmaco che il gatto ha ingerito. Più specifico sarai, maggiori probabilità ci saranno di riuscire a mettere in atto un protocollo atto a trattare il gatto avvelenato. Esistono dei Centri Antiveleno (consultabili non solo per avvelenamenti nelle persone, ma anche per gli animali) che è possibile contattare per ricevere indicazioni più dettagliate sui protocolli da eseguire, tuttavia anche questi Centri richiedono il nome della sostanza.

Qualora non fosse possibile risalire al nome, il veterinario provvederà a mettere in atto una strategia terapeutica basandosi sui sintomi manifestati dal micio.

 

Un gatto avvelenato può sopravvivere?

La prognosi di un gatto avvelenato è sempre riservata, difficile dire se possa sopravvivere. Purtroppo non esistono antidoti per tutti i veleni e spesso i gatti vengono portati a visita quando ormai ci sono danni irreversibili all’organismo. Alcuni veleni sono sempre mortali (è il caso della stricnina per esempio), mentre in altri casi, se si agisce tempestivamente e non subentrano complicanze, è possibile riuscire a salvare il gatto (è il caso dei rodenticidi: il veleno per topi è uno dei pochi veleni per cui esiste un antidoto efficace reperibile anche per gli animali).

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Fonti: Tossicologia ed avvelenamenti nei piccoli animali di  Roger W. Gfeller,Shawn P. Messonier

Approfondimento: Purina Shop