Un'immagine di Tao

Un'immagine di Tao

Intorno al caso del setter inglese abbandonato in un cassonetto nel capoluogo siciliano si è molto discusso: la parola ai volontari.

Dopo aver pubblicato le dichiarazioni dell’Assessore Fabrizio Ferrandelli, la redazione è stata contattata in via informale da Alessandra Musso, Responsabile della Lega Italiana dei Diritti dell’Animale, che ha in cura l’animale. Alessandra precisa che “a noi della LIDA Palermo non è arrivata nessuna formale richiesta di adozione da parte del consigliere Ferrandelli. Abbiamo più volte specificato che Tao al momento non è adottabile e per le sue condizioni di salute e per via delle indagini ancora in corso. Al momento opportuno saremo noi a valutare le richieste di adozione e decidere quale sarà la situazione più idonea per Tao che sia la casa del signor Ferrandelli o di qualunque altro comune mortale”.

Riguardo la situazione attuale di Tao, specifica che “Tao non si trova in canile,non è più di proprietà del comune di Palermo ma dato a noi in custodia e intestato alla sottoscritta. Di certo siamo felici delle richieste di adozione arrivate fino ad oggi che sono circa una cinquantina e tutte arrivate molto prima della richiesta del signor Ferrandelli”.

Sulle dichiarazioni dell’assessore, Alessandra si pronuncia in modo fermo ma accorato, esortando Ferrandelli stesso ad occuparsi maggiormente proprio di quei randagi che tanto ha dichiarato di amare: “Abbiamo già ringraziato il signor Ferrandelli per la sua richiesta, invitandolo a visitare il canile municipale e dar casa ad un “recluso a vita” visto e considerato che una persona così “vicina” ai problemi della propria città dovrebbe essere al corrente dei disagi che vivono i cani in canile, nonchè del fatto che il cane in questione è stato affidato a noi già da molto tempo”.

Alla posizione di Alessandra si aggiunge quella più calorosa di Marco Meli, volontario di LIDA, che si scaglia contro Ferrandelli: “Il ferrandelli non è mai andato a trovare tao, nè in clinica nè altrove. All’improvviso spinto dalla risonanza “nazionale” del fatto ha deciso di adottarlo, ma lo ha deciso per sè stesso,non per amore del cane, tanto per farsi pubblicità, di questo ne sono convinto! Faccia il politico invece di farsi amici gli animalisti della citt: al canile la situazione è sempre tragica, sia per la mancanza di fondi, sia per il disinteresse dell’amministrazione comunale nei confronti dei randagi palermitani. Non parla il ferrandelli delle mille difficoltà che ogni giorno i veterinari e gli operatori della Gesip devono affrontare per garantire il servizio per colpa di tale negligenza, o meglio non fa nulla il Ferrandelli per migliorare tale situazione”.

Abbiamo chiesto a Fabrizio Ferrandelli un’intervista, per avere anche la sua visione sull’argomento, in via diretta e dettagliata. Speriamo vorrà concedercela.

Claudia Resta
Petpassion.tv – [email protected]