La cavia domestica è detta anche porcellino d’India, maialino d’India o porcellino di mare.

 

Il suo nome scientifico è Cavia porcellus: è un piccolo roditore che appartiene alla famiglia dei cavidi, originario dell’America del Sud. I porcellini d’India sono diventati molto popolari negli ultimi anni come animali da tenere in casa sia perché sono attraenti e divertenti, sia perché non è difficile allevarli.

 

Le origini del porcellino d’India

Il porcellino d’India è stato addomesticato per la prima volta intorno al 5000 a.C. da pastori delle tribù delle Ande (Ecuador, Perù e Bolivia), per scopi alimentari e come animali da compagnia. Da qui fu importato in Europa nel XVII secolo dai commercianti olandesi e inglesi, dove divennero rapidamente popolari come animali domestici esotici.

 

Porcellino d’India, quali sono le sue caratteristiche fisiche?

I porcellini d’India sono privi di coda, hanno arti e orecchie corte, mentre gli arti anteriori hanno quattro dita e quelle posteriori tre, con unghie taglienti. Hanno un corpo tozzo con zampe e collo molto ridotti. Hanno 20 denti a crescita continua, che crescono per tutta la vita e vengono mantenuti alla stessa lunghezza con il consumo costante di cibo e diversi materiali.

Esistono tantissime varianti di colore nel mantello dei porcellini d’India, può essere monocromatica o a più colori (generalmente due o al massimo tre).

 

Qual è il carattere del porcellino d’India?

I porcellini d’india sono creature timide, che non riescono a muoversi rapidamente neppure in caso di pericolo: sanno soltanto rifugiarsi nelle loro tane per sentirsi al sicuro. Allo stato selvatico frequentano ambienti diversi, dalle zone rocciose alle paludi. Di giorno si nascondono in tane da loro stessi costruite, riunendosi in gruppi o in vere e proprie colonie composte da un maschio dominante, svolgendo tutte le loro attività insieme, senza mai separarsi.

 

Come comunica il porcellino d’India

Uno degli aspetti più curiosi del porcellino d’India è il sistema di comunicazione, basato su diversi segnali acustici, simili a squittii, ognuno associato ad un preciso messaggio. Utilizzano anche segnali olfattivi, soprattutto nel periodo riproduttivo per marcare la femmina, solo in alcuni casi vengono usati dal maschio dominante per segnare il territorio.

 

Alimentazione del porcellino d’India

In proporzione alle loro dimensioni i porcellini d’india mangiano molto e hanno bisogno di molto liquido nella loro dieta. Analogamente all’uomo questi animali non sono capaci di produrre da sole la vitamina C, che è essenziale per una buona salute, ma la assumono dalle foglie e dalle radici di cui si nutrono. In cattività i porcellini d’india si nutrono di: avena, foglie di dente di leone e di altre verdure fresche.

 

Come allevare porcellini d’India

I porcellini d’india hanno bisogno di pochissimo spazio, per cui se vengono accuditi adeguatamente e alimentati con una dieta appropriata, possono vivere fino ad otto anni, mentre in cattività la loro vita arriva ai 3-4 anni circa. Le cavie addomesticate vanno tenute in apposite gabbie con acqua e cibo costanti, ed è preferibile tenerli in compagnia e non fargli mai mancare un grande affetto, essendo abituati a vivere in gruppi.

 

Curiosità sul porcellino d’India

In origine, tra le popolazioni che per prime hanno allevato questa specie, si riteneva che le cavie avessero il potere di fare uscire gli spiriti maligni dalle persone malate, nel corso di tradizionali rituali di guarigione.
Quando sono eccitate, le cavie sono poi solite fare piccoli salti in alto ripetuti: tale atteggiamento, accompagnato anche da un verso molto forte, è stato definito popcorning, con riferimento allo scoppiettare tipico dei popcorn.