Nella Regione Lombardia è entrata in vigore a inizio anno la norma che prevede l’obbligo anche per i gatti di avere un microchip.

 

Avere un animale domestico vuol dire prendersi cura di lui anche rimanendo aggiornati rispetto alle norme che entrano in vigore per la loro salvaguardia. Dal 1° gennaio 2020 è scattato in Lombardia l’obbligo anche per i gatti di essere dotati di un microchip che ne consenta l’identificazione.

L’obbligo è valido solo per i gatti neonati, adottati o comprati a partire dalla data di entrata in vigore della misura. Quindi, non è retroattivo e non vi è l’obbligo per chiunque abbia già un gatto di provvedere alla dotazione di un microchip sottopelle, ma può farlo per libera scelta.

Grazie a questa operazione sarà possibile risalire all’identità degli animali smarriti e ricondurli al legittimo proprietario in caso di smarrimento. Per cui è una misura consigliata anche a coloro che possiedono già un micio.

 

Come installare il microchip al gatto

L’inserimento del microchip sottopelle può avvenire solo dal veterinario che tramite un piccolo intervento introdurrà con una siringa apposita il chip, generalmente nella zona sul lato del collo, dove verrà poi avvolto da strati sottili di tessuto connettivo. L’operazione dura solitamente pochissimi secondi e non provoca dolore all’animale.

I valori clinici dell’animale dovranno essere inseriti all’interno dell’apposito database nell’anagrafe della Lombardia e permetteranno agli operatori sanitari di gestire al meglio gli animali da compagnia che vivono nella Regione.

 

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Fonte: milanotoday.it