L’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente, attraverso il presidente Lorenzo Croce, denuncia nuovi terribili casi di maltrattamento e torture ai danni di felini randagi e di proprietà presenti nella provincia di Lucca.

In foto l'ultima vittima del massacro di Forte dei Marmi

In foto l'ultima vittima del massacro di Forte dei Marmi

A Forte dei Marmi, in Via Civitali (zona Vittoria Apuana), sarebbe ormai divenuta una raccapricciante consuetudine quella di torturare i poveri gatti. Felini decapitati, avvelenati o seviziati con la bruciatura dei polpastrelli: questa è la notizia del comunicato stampa diffuso da AIDAA.
I colpevoli sarebbero residenti estivi, ma anche abitanti del luogo.

L’ultima vittima è un gatto miracolosamente strappato alla morte grazie all’intervento degli animalisti del luogo, attualmente in cura presso una clinica veterinaria.
La richiesta dell’AIDAA, avanzata alle forze dell’ordine mediante formale denuncia, è di intervenire tempestivamente per individuare e punire i responsabili di questi massacri.

Il Presidente Lorenzo Croce aveva già sollevato un polverone mediatico con la notizia del cane trascinato da un SUV. Cosa succederà adesso?

Di seguito riportiamo il testo della denuncia presentata dal Presidente Lorenzo Croce alla Procura di Lucca e al commissario Faraboschi della Polizia Locale di Forte dei Marmi.

Io sottoscritto Lorenzo Croce nato a Rho il 23 aprile 1964 nella mia qualità
di presidente nazionale dell´associazione italiana difesa animali con sede
legale in via Roma 62 a Pregnana Milanese (Milano) dove eleggo domicilio mi
rivolgo a codesta procura della repubblica per denunciare quanto segue:

Questa mattina ho ricevuto una comunicazione via email relativa ad uno scempio compiuto nei confronti di un gatto che è stato seviziato e torturato a Forte dei Marmi in particolare dalla segnalazione ricevuta risulterebbe che gli atti di sevizia e maltrattamento nei confronti dei gatti sia di proprietà che randagi che vivono nella zona denominata Vittoria Apuana ed in particolare in via Civitali, siano spesso destinati ad essere avvelenati o seviziati, infatti secondo la segnalazione il gatto in questione di cui produciamo foto, non sarebbe il primo costretto a subire torture, pestaggi ed a finire decapitato o avvelenato dai residenti estivi (e non solo) della zona.

Risultando chiaramente la violazione dell’articolo 544 ter del codice penale si chiedono immediate indagini al fine di individuare e punire per legge i responsabili di tali vili atti criminali, rimango a disposizione per essere sentito per fornire eventuali informazioni di cui dovessi venire a conoscenza nei prossimi giorni

Lorenzo Croce
Presidente Nazionale AIDAA

(Fonte: comunicato stampa AIDAA)