Un bellissimo esemplare in libertà

Un bellissimo esemplare in libertà

Molti di noi hanno una tartaruga in giardino, ma pochi sanno che dal 1992 è obbligatorio denunciarla al Corpo Forestale: i dettagli della normativa.

La legge 150/92 ha reso obbligatorio denunciare il possesso di tutti gli esemplari di Testudo Hermanni (la nostra comune tartaruga di terra) agli uffici del Corpo forestale dello Stato-Servizio CITES e il termine ultimo per la denuncia era il 31 dicembre 1995. Purtroppo, chi non ha denunciato i propri esemplari entro il 31/12/1995 non può sanare la propria situazione e rischia una sanzione e denunciare la testuggine solo ora equivale ad autodenunciarsi. In ogni caso, evitate di abbandonare gli esemplari non denunciati, perché oltre a rischiare la morte, potrebbero “inquinare geneticamente” le specie locali.

banner-tartarughe-terra

Tutte le nascite in cattività o decessi degli esemplari devono essere denunciati entro 10 giorni dall’evento. A tal fine è necessario inviare la denuncia di nascita per raccomandata A/R al Corpo forestale dello Stato – Servizio CITES della vostra provincia e regione. Ovviamente, potete denunciare la nascita di un piccolo solo se i genitori sono a loro volta denunciati; in caso contrario non potete sanare la situazione né dei genitori, né del piccolo. Per analogia, dovete denunciare la morte di un esemplare solo se questo era stato a suo tempo denunciato.

E nel caso delle compravendite? Dal 2008 non è più possibile effettuare cessioni di tartarughe, anche gratuite, in assenza del certificato CITES. Se volete vendere o cedere gli esemplari nati, dovete fare istanza al Servizio Certificazione CITES per ottenere un’apposita certificazione, specificando gli esemplari da cedere: un funzionario effettuerà una visita per accertare la regolare posizione, il numero degli animali e la corretta stabulazione degli stessi, farà una relazione sul metodo di allevamento e poi la commissione scientifica valuterà il tutto, rilasciando l’eventuale parere positivo.

Tartaruga di terra e microchip: cosa c’è da sapere

Per le testuggini europee è possibile l’applicazione di un microchip che porta un codice di lettere e numeri da inserire sotto la pelle o nei muscoli, ma la legge pone un limite di dimensioni per questa procedura, pertanto se la tartaruga ha meno di 4 anni e il carapace è lungo meno di 10cm ci si affida a delle fotografie di buona qualità del carapace e del piastrone, che consentono di identificare i singoli esemplari in modo univoco. Fate attenzione quindi a non acquistare tartarughe da allevatori che non vi consegnano i documenti, perché non potendo regolarizzare la loro detenzione rischiereste sempre pesanti sanzioni. Inoltre, se si esemplari adulti, è facile che siano animali prelevati in natura e vi rendereste complici del bracconaggio!

Se durante le vostre escursioni trovate una testuggine non catturatela, ma lasciatela in libertà, limitatevi eventualmente ad allontanarla dalla strada, perché non corra rischi con le automobili. Se la trovate in una zona verde, portarla a casa equivale a contribuire all’estinzione delle Testudo hermanni in natura. Inoltre, un animale nato e vissuto in natura potrebbe avere difficoltà ad adattarsi alla cattività, soprattutto se siete allevatori inesperti, e non potreste mai regolarizzarne la detenzione rimanendo sempre a rischio di pesanti sanzioni. Se invece la trovate in una zona urbanizzata, cercate nei dintorni da quale giardino potrebbe essere fuggita: di certo non avrà percorso molta strada. Anche in questo caso, portando a casa la tartaruga non avreste possibilità di regolarizzarla e sareste sempre a rischio di pesanti sanzioni.

Per consigli sulla cura e il benessere della tua tartaruga, puoi contattare il servizio consumatori Purina:
al telefono chiamando il numero verde  800 525 505 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19

via web cliccando qui

Il video divertente della tartaruga di terra che fa scappare cani e gatti: