La legge dice che sono stati “sequestrati”. In realtà LAV e Empam li hanno salvati.

Si tratta di cinque cinghiali, un’asina, un cavallo e tre cani costretti da tempo a vivere in condizioni disumane a La Masua di Corrubio di Sant’Anna d’Alfaedo (Vr).

A liberarli, gli uomini del Corpo Forestale dello Stato, che su segnalazione delle associazioni animaliste, hanno scoperto che gli animali passavano la maggior parte dell’anno in spazi angusti e bui, e avevano a disposizione soltanto un po’ d’acqua putrida e cibo scadente.

I cani, in particolare, venivano alimentati con pasta cruda scaduta, gettata da una finestra all’interno del capannone dove erano rinchiusi, obbligati a vivere su un pavimento di terra battuta coperto di escrementi.
Terribile anche la situazione della cinghialessa più vecchia, prigioniera in un recinto buio e incredibilmente sporco.

Infliggere privazioni agli animali, costringendoli in condizioni che offendono la loro sensibilità psicofisica quali esseri viventi portatori di diritti individuali, capaci di reagire agli stimoli del dolore come alle amorevoli attenzioni dell’uomo, viene considerato oggi, grazie alla recente legge sul maltrattamento degli animali, un reato punibile penalmente – ricorda Lorenza Zanaboni, Responsabile della sede LAV di Verona. – Per consumare il reato non è necessaria una volontà di infliggere sofferenza: bastano incuria e abbandono, insensibilità e indifferenza, ovvero incapacità a rapportarsi con attenzione nei confronti delle leggi biologiche del mondo animale.”

La LAV ringrazia gli uomini della Forestale di Verona, che mostrano di svolgere il loro lavoro con professionalità, passione e competenza, e il magistrato, dott. Pier Umberto Vallerin, per aver correttamente interpretato la normativa vigente, cogliendone gli aspetti innovativi che hanno trasformato la tutela degli animali in un concetto più avanzato ed eticamente molto più pregnante rispetto alla semplice protezione di cani e gatti o altri animali d’affezione.

Oggi infatti, grazie alla legge 189 del 2004 ed alla sensibilità di un numero sempre maggiore di magistrati, la difesa dei diritti animali è estesa a situazioni quali il trasporto, la detenzione in condizioni inadeguate o l’incuria ed il maltrattamento anche di animali da reddito.

Noi di PetPassion ci uniamo nei ringraziamenti e ci congratuliamo con loro, con la speranza che tutti questi animali trovino presto una “casa” che li accolga con l’amore che meritano. (B.P.)