Paolo Belli e Marcosbanda sostengono la campagna della Lav per la prevenzione del randagismo e la lotta al fenomeno dell’abbandono. Lo fanno con un brano musicale e un videoclip al quale sono stati felici di intervenire tanti ospiti illustri: da Neri Marcorè, a Pierfrancesco Favino, da Tosca D’Aquino a Licia Colò, dal Trio Medusa a Raffaele Vannoli, con la regia di Fabrizio Brocchieri e Antonio Gullo.

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Una piccola bestia di razza di cane è il titolo della canzone presentata lo scorso 24 giugno a Roma assieme al videoclip che racconta, attraverso gli occhi del protagonista a quattro zampe, una fuga e un viaggio alla scoperta del mondo che si spalanca fuori dalla gabbia di un canile. Una storia vera quella cantata da Belli, la storia di un cane sottratto ai suoi affetti e alla sua casa, rapito e trascinato in un canile fino al giorno della grande fuga. Le immagini partono da lì, dalla fuga dalla gabbia, e raccontano il vagabondare del protagonista per le strade della città, raccontano gli incontri, le carezze guadagnate, i pericoli dell’avventuroso tragitto per ritornare a casa.

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Con questo brano Paolo Belli canta il suo amore per gli animali e svela un aspetto quasi inedito della sua vita privata: la convivenza con due cani adottati da un canile e con quattro gatti. È proprio la sensibilità verso gli animali che ha portato l’artista ad apprezzare il testo di “Una piccola bestia di razza di cane”, scritto dalla Marcosbanda, fino a scegliere di interpretarlo e di farne un progetto in difesa dei diritti degli animali.
Il sostegno alla nuova campagna d’informazione della Lav per la prevenzione del randagismo “Se lo ami lo sterilizzi” e alle campagne Lav “Abbandonate solo la città” e “La gratitudine di un cane adottato è smisurata” è stato una diretta conseguenza.

«La cultura e l’educazione al rispetto degli animali può passare anche attraverso le parole e la musica di una canzone, che possono contribuire a far comprendere come la qualità della vita di cani, gatti o altri animali, i loro diritti e la loro sorte sia una responsabilità umana», dichiara Ilaria Innocenti, responsabile LAV settore Cani e Gatti. «Ringraziamo Paolo Belli, la Marcosbanda e tutti gli artisti che hanno collaborato a questo progetto e invitiamo il pubblico a sostenerlo prima di tutto con l’impegno a rispettare gli animali, ad esempio scegliendo di adottare un animale da un canile».

Benché sia un reato, punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro, ogni anno in Italia vengono abbandonati circa 135.000 animali tra cani e gatti e circa l’80% muore in incidenti, per malattia o di stenti. Circa 600 mila cani vivono rinchiusi nelle gabbie dei canili o da randagi insieme a 2,6 milioni di gatti (fonte: Ministero della Salute) che rischiano di morire di fame, di sete o per incidenti. Pochissimi troveranno una famiglia adottiva.

Proprio con l’intento di prevenire e arginare il randagismo, la Lav ricorda che sterilizzare il proprio amico a quattro zampe può evitare la nascita di 70.000 nuovi randagi: questo è il numero di discendenti che un gatto o un cane può generare in soli sei anni. Considerando che le famiglie italiane ospitano in casa circa 6-7 milioni di cani e almeno altrettanti gatti, la portata della potenziale espansione della popolazione a quattro zampe, in assenza di interventi di sterilizzazione, è facilmente immaginabile. Sterilizzare il proprio quattro zampe, significa agire in prima persona contro il randagismo: questo è il messaggio della campagna Lav “Se lo ami lo sterilizzi”. (G. M.)