Non sarà tra le più fresche novità editoriali, ma è fuori di dubbio che, se si vuol parlare di gatti e di letteratura, non si può evitare di citare Gatti molto speciali della scrittrice inglese Doris Lessing, insignita del premio nobel per la letteratura con la seguente motivazione: “cantrice dell’esperienza femminile, con scetticismo, passione e potere visionario ha messo sotto esame una civiltà divisa”.
In Gatti molto speciali, pubblicato nel 2002 per le edizioni La Tartaruga, Doris Lessing racconta, con una prosa che sa di struggente poesia, le tappe di un viaggio dall’infanzia all’età adulta.
A tre anni, per le strade di Teheran, raccoglie un gattino e a fatica convince i genitori a lasciarlo vivere con lei. È lui a inaugurare la lunga serie di gatti che segnano la vita della scrittrice fin dall’infanzia in Rhodesia, dove la famiglia si trasferisce per vivere in una fattoria circondata dall’immensità del panorama africano. Gatti selvatici, numerosi e incontrollabili, che la notte si aggirano furtivi alla ricerca di un pertugio per sottrarre qualche pollo; gatti domestici, che tornano alla memoria in immagini indimenticabili di madri-coraggio feline o di giovani mici in lotta con i serpenti, nella legge spietata del continente più antico.
Una legge spietata che obbliga i grandi a controllare le nascite dei gatti nell’unica maniera possibile, ma che non impedisce alla bambina di amare teneramente una gatta la cui morte inevitabile lascerà una profonda cicatrice.
Due gatti segnano il periodo londinese della scrittrice, una bianca e nera madre di innumerevoli cucciolate ed uno nero che riesce a farsi adottare facendosi trovare sulla porta di casa giorno dopo giorno. Ma è andando a vivere in un piccolo paese che diventa indispensabile la convivenza con un felino ed arriva così una gatta grigia, bellissima ed egoista, vera principessa della casa, a cui si affianca più tardi un’altra gattina nera rimasta senza famiglia..
Il libro si chiude con lo struggente racconto di Rufus, un anziano gatto abbandonato che si conquista un posto nel cuore e nella casa di Doris. Queste pagine lasciano il sapore dolce amaro che ha la vita stessa, ancor più se vista riflessa nei misteriosi occhi lucenti di un gatto. Attraverso le esperienze delle cucciolate, della sterilizzazione, dei piccoli e grandi eventi della quotidianità, scopriamo il mistero felino, l’affascinante alchimia con cui queste creature conquistano il cuore della scrittrice e il nostro.
Ora Doris Lessing, che di recente ha annunciato di voler interrompere la lunga e fortunata carriera di scrittrice, è nota ad Hampstead, il quartiere di Londra nel quale abita, per la sua fervente attività di “gattara” che offre ricovero e accoglienza ai felini randagi, abbandonati e maltrattati. Non di rado, per le strade dell’elegante quartiere di Londra, si scorge la Lessing che si aggira, con i suoi capelli grigi raccolti in un ordinato chignon, a nutrire la sua comunità dei felini, i testimoni silenziosi ma comunicativi e i compagni affettuosi della sua intera vita. (G.M.)