Esche avvelenate per uccidere i gatti: quelli randagi che miagolano quando sono in calore, ma anche quello insopportabile del vicino, che usa il giardino come bagno privato.

E’ una atrocità e una vergogna, ma purtroppo il fenomeno dilaga, nonostante l’ordinanza del Ministero della Salute, firmata dal sottosegretario Francesca Martini, li vieti esplicitamente. Perché oltre ad essere assolutamente inaccettabili come metodo anti randagismo, le esche avvelenate rappresentano un serio rischio per salute dell’ambiente e dell’uomo, in modo particolare per i bambini.

Per contrastarle in maniera decisiva, quanto meno nel territorio che controlla, la Prefettura di Firenze ha appena attivato un tavolo di coordinamento tra alcuni Comuni della provincia, le forze dell’ordine e le autorità sanitarie, che lavoreranno insieme ai rappresentanti della Polizia provinciale, delle forze dell’ordine, del Sevizio veterinario dell’Asl, dell’Istituto zooprofilattico sperimentale e delle guardie zoofile di Enpa e Wwf.

Se si riscontra un caso di avvelenamento, dunque, i Comuni invitano i cittadini a contattare subito la guardia medica veterinaria di zona telefonando al numero 339-6104374, avvisando contemporaneamente la Polizia provinciale al numero 055-2760901. (B.P.)