cane e bambino

A partire da gennaio 2011, una nuova proposta didattica arricchirà il programma della Casina di Raffaello (Villa Borghese – Roma) con un ciclo di incontri che, si svolgeranno con cadenza mensile ogni ultimo sabato del mese, a partire dal 29 gennaio 2011. Il progetto metterà in prima piano il rapporto tra i bambini e i cani, e sarà indirizzato ai bambini compresi nella fascia d’età dai 6 agli 11 anni.
Momento della crescita particolarmente importante e ricco per motivazioni e stimoli offre l’opportunità di fornire ai bambini delle situazioni nuove in cui sperimentare le proprie capacità e delle opportunità di ampliare il numero delle variabili di risposta a seconda delle diverse situazioni.
Riappropriarsi del rapporto uomo-animale (che vede quest’ultimo come referenziale nei nostri confronti) costituisce la fase iniziale del recupero dell’empatia con gli altri animali e della sintonia con l’ambiente in cui viviamo, rientrare cioè nel nostro universo vitale.
Ha inoltre un grande valore educativo perchè insegna, attraverso l’accettazione dell’alterità dell’animale, a rispettare gli altri esseri umani, quale che sia la loro nazionalità, religione o appartenenza sociale.
Il cane, da sempre prezioso collaboratore e amico dell’uomo e portatore di un forte messaggio simbolico, catalizza facilmente l’attenzione dei bambini che sono aperti anche alla comunicazione non verbale. La loro propensione a toccare per “sentire” facilita il superamento di paure e timidezze di fronte a un essere diverso, e la disponibilità del cane a farsi accarezzare li asseconda .
Imparare a capire e farsi capire dal cane, animale così diffuso nel nostro territorio urbano e non, avrà quindi il duplice valore sociale di prevenire incidenti fra bambini e cani e imparare il rispetto per gli altri. Cominciare fin da ora a gestire il rapporto uomo-animale potrà avere importanti ripercussioni nelle future strategie sociali, per questo diviene estremamente importante un impegno in tal senso prima possibile, proprio a partire da questa fascia di età.
Esercitarsi nelle operazioni di accudimento del cane, quali spazzolarlo, dargli da bere, portarlo a spasso e farlo giocare, sviluppa nel bambino il senso di responsabilità e il rispetto dell’altro e delle regole sociali.
Le nuove capacità di relazionarsi influiranno positivamente sia in ambito scolastico che familiare.
Ogni incontro è strutturato in due parti:
1)approccio e osservazioni sui cani
La didattica, la cui metodologia varierà a seconda delle situazioni che si creeranno lavorando con i bambini avvalendosi della proiezione di filmati o diapositive, di materiale didattico (figure di cartone, disegni, fotografie) portato dagli esecutori del progetto o costruito sul posto insieme ai ragazzi, sarà imperniata sull’ osservazione dei comportamenti del cane, sulla ricerca di un giusto modo di comunicare con lui, sul confronto fra quello che si pensa prima e dopo aver conosciuto un “altro” (uomo o animale) o aver provato una esperienza nuova.
2)riflessione sulle proprie emozioni
La riflessione su quanto appreso durante l’incontro e l’espressione di quello che si è sentito nel contatto con il cane sarà introdotta da una breve storia o da una favola, il cui argomento varierà a seconda del tema della giornata. Il “maestro” che guiderà le riflessioni dei bambini in questa loro veste di piccoli filosofi, cambierà a seconda dell’incontro. Potrà appartenere a diversi settori professionali, dalla cinofilia alla pedagogia, dalla filosofia, al mondo dell’arte, dello spettacolo, e della letteratura, per trattare l’argomento dell’ alterità da più visuali possibili.
Questa è la parte innovativa del progetto: un nuovo approccio verso gli animali, il cane in particolare, proposto da persone provenienti da ambiti culturali che finora non si sono confrontati sull’argomento.