Il cat-cafè di Torino – Neko Caffè – è tante cose: bar, caffetteria, ristorante, pasticceria, ma è soprattutto un locale pubblico dove puoi consumare un caffè, un aperitivo o una cena coccolando uno dei 9 gatti che vivono stabilmente in questo locale.

Ci siamo fatti raccontare da chi il Neko Cafè l’ha pensato e fondato, Angelo, qualche curiosità in più su questo bar straordinariamente “micioso”. Ecco come ha risposto alle nostre domande:

  • Un cat-cafè: come ti è venuto in mente di aprirne uno?

Il Neko nasce da un sogno, quello di riuscire a conciliare il lavoro con il fatto di stare bene con se stessi.
Nel 2012 mi sono imbattuto per caso nel primo cat-café europeo, l’idea mi ha affascinato tantissimo e ho pensato che un Neko Café potesse essere il punto di arrivo del progetto che io e altri volontari stiamo portando avanti. Infatti sono presidente della Onlus Neko, che si occupava e continua a occuparsi di promuovere adozioni o stalli di gatti abbandonati o randagi o provenienti da colonie. E in più poteva essere davvero un’opportunità unica di conciliare nel modo giusto e corretto il non-profit con un’attività commerciale, che comunque è necessaria per poter pagare le spese vive della struttura dove si opera.

  • Quali sono le principali difficoltà di gestire un caffè così particolare?

Il Neko Café è un locale a tutti gli effetti, è una caffetteria, una tisaneria, un ristorante di ottimo livello e abbiamo un laboratorio per la pasticcertia. Un Cat Café deve avere a cuore sia il benessere e la salute dei gatti che abitano lì, ma deve anche accogliere i clienti in modo impeccabile e presentare un’offerta equilibrata e di qualità. Un Cat Café è, per molti, un’attività ancora da scoprire e per certi versi misteriosa, per questo motivo chi viene a trovarci non sa esattamente cosa troverà e noi dobbiamo essere all’altezza delle loro aspettative.

  • Cos’è che lascia così contente le persone che vivono un’esperienza nel tuo cat-cafè?

Il Neko nasce come un’oasi di tranquillità dove passare un po’ del proprio tempo, in compagnia delle effusioni dei 9 mici padroni di casa che non perdono occasione di andare a salutare personalmente tutti gli ospiti, salendo sul loro tavolo o accovacicandosi sulle loro borse. I mici hanno spazi ampissimi dove rincorrersi e giocare, hanno circa 20 metri di percorsi “in quota” che corrono lungo le pareti a 3 metri da terra, inframezzati da 2 ponti tibetani e 2 scale a chiocciola a misura di gatto, che ha costruito un artigiano “gattaro” di Riccione, hanno un albero di ciliegio di circa 3 metri dal quale osservare il mondo circostante e farsi le unghie. Il Neko è un piccolo mondo fatato ed è un piacere osservarlo e farne parte anche se poche ore.

  • Il Neko cafè ha appena inaugurato la nuova sede: raccontaci un po’ di questa novità

Per sua scelta il Neko, che nasce per volontà di una Onlus, destina tutti i proventi al finanziamento di progetti a favore degli animali in difficoltà, in Italia e all’estero. A Maggio abbiamo subito un furto che ci ha letteralmente tagliato le gambe e siamo stati costretti a chiudere. L’intenzione era quella di tenere comunque i mici tutti insieme, nella casa di campagna di uno di noi. Poi è successa una cosa incredibile, ci hanno scritto in centinaia, facendoci coraggio, incitandoci a non mollare e hanno organizzato una raccolta fondi.
E allora siamo tornati sui nostri passi e abbiamo deciso di ripartire per dare una casa davvero definitiva ai nostri mici. Il nuovo Neko ha aperto giovedì 29 Settembre, in via Bogino 5/d, a due passi da via Po e piazza Castello.

Si ringrazia per l’intervista il Presidente Angelo Di Bari

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