RoccoMaltrattare gli animali è reato, ma ucciderli in modo bieco e violento è ben di più: è qualcosa che non dovrebbe mai accadere. Rocco, dopo tristi anni da randagio, aveva finalmente trovato chi badava a lui, una cuccia e cibo quotidiano. Poi, un giorno, viene trovato agonizzante dentro la cuccia: la corsa dal veterinario non serve, perchè un colpo di arma da fuoco gli ha reciso trachea ed esofago. I volontari dell’ENPA di Arzignano, però, non si danno pace e fanno eseguire l’esame autoptico del cane, e si scopre così che su Rocco qualcuno si è divertito sparando non uno ma quattro fucilate con diversi tipi di munizioni. Dai pallettoni per la caccia alla lepre ai pallini per uccidere gli uccellini, al grosso proiettile per la caccia agli ungulati, fino ad un pallino di piombo di quelli per i fucili ad aria compressa.
Particolare ancor più agghiacciante, l’assassino si è avvicinato a Rocco facendo finta di dargli da mangiare. Rocco si è fidato ed è stato quattro volte impallinato.
Una violenza agghiacciante di cui non si è ancora riuscito a rintracciare il colpevole. Il sindaco riferisce che il Comune sta raccogliendo infromazioni dettagliate sull’uccisione della bestiola, benvoluta da tutti, e ha invitato ”chiunque sappia qualcosa” a rivolgersi ai carabinieri. La cittadinanza, in collaborazione con LAC Veneto, ha messo una taglia di 4000 € per rintracciare il colpevole. Per le segnalazioni scrivere a LAC Veneto, via Cadore, n.15/C interno 1 31100 Treviso.

(GEAPRESS)