rospoQuesti giovanissimi aguzzini si divertivano a torturare e uccidere rospi, ma questo loro macabro hobby non resterà impunito. Il fatto è accaduto in Puglia, dove la Procura di Bari ha accusato di concorso in maltrattamento e uccisione di animali un “branco” di giovani tra i 16 e i 18 anni.

A denunciarli sono stati dei testimoni oculari, che hanno raccontato come i dieci adolescenti avrebbero brutalmente ferito un rospo smeraldino, specie protetta, nella zona del lago di Sassano, all’interno di una riserva naturale, in provincia di Bari.

Uno degli animali feriti ha dovuto subire un delicato intervento, a causa dei calci e delle ustioni provocate dai crudeli ragazzi. Ad assistere alla scena dell’aggressione c’era anche una volontaria del Wwf, che ha sporto denuncia all’autorità giudiziaria. Con «mera crudeltà e per trascorrere in qualche modo il tempo durante queste giornate di festa a scuola -recita il capo d’accusa– i ragazzi si sono accaniti sugli anfibi schiacciandoli con i piedi e scagliandoli violentemente contro dei pozzi in cemento».

Altri visitatori del parco hanno poi contribuito a raccogliere le “prove” del reato e le hanno consegnate al magistrato che si sta occupando del caso.

Secondo la recente legge sulle violenze ai danni degli animali, i responsabili della sadico gesto – tutti di buona famiglia e senza precedenti penali – rischiano in base agli 544 bis e ter del Codice penale fino a 18 mesi di carcere o la multa fino a 15mila euro.