Tassa sugli animali: verità o scherzo?

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Foto | Flickr

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Della tassa su cani e gatti se ne era già parlato qualche tempo fa ed è rispuntata l’altro giorno.

Lo scopo di questa tassa dovrebbe essere quello di finanziare iniziative contro il randagismo.

Inizialmente Gianfranco Polillo il sottosegretario al ministero dell’Economia prima si è detto d’accordo con il provvedimento, poi ad un certo punto su Twitter ha fatto marcia indietro e ha scritto che era tutto uno scherzo.

Secondo il testo della proposta i comuni potrebbero deliberare, con proprio regolamento, l’istituzione di una tariffa comunale per la quale i proprietari di cani e gatti sono destinati al pagamento, che servirebbe al finanziamento di iniziative di prevenzione e contrasto al fenomeno del randagismo.

E’ stato anche approvato un emendamento dell’Idv che esonera dalla tassa “i cittadini che hanno adottato un cane o un gatto in una struttura comunale”.

I Comuni sono tenuti a una serie di compiti per la prevenzione e il contrasto del randagismo tra i quali degli incentivi per l’adozione degli animali, convenzione con i comuni per prestazioni medico-veterinarie di base erogate da medici veterinari liberi professionisti, piani di controllo delle nascite con sterilizzazioni. Proprio a questi fini l’amministrazione comunale può istituire la ‘nuova’ tassa.

Moltissime ovviamente sono state le critiche, sia da parte delle associazioni animaliste che da parte dei cittadini.

Poi la svolta, qualche giorno fa su Twitter il sottosegretario Polillo dichiara: ”Tranquilli: nessuna tassa sugli animali domestici. Era solo una battuta nei confronti di un deputato che l’aveva proposta”.

Per ora finisce qui… aspettiamo la prossima news!