Quasi sempre i bimbi esprimono il desiderio di avere un amico a 4 zampe: un cucciolo o un gattino. A volte si tratta di un capriccio, altre volte di una vera passione… ma anche in questo caso non sempre questo sogno si trasforma in realtà.

La nostra amica Veronica ci ha raccontato la storia del suo sogno di bambina di avere due gattini: uno rosso (perché da piccola aveva letto un libro il cui protagonista era appunto un gatto rosso) ed uno nero (per da sempre aveva trovato stupida la superstizione che li legava alla sfortuna). Purtroppo da bambina non ha potuto realizzare il suo sogno. Ma una volta diventata adulta ha deciso di adottarli!

La mia gattina rossa

gattino rossoKiki è una bellissima gattina rossa: avrei potuto chiamarla Zucca, per via del suo colore…
E’ entrata a far parte della nostra famiglia 6 anni fa, quando un nostro amico ci ha parlato della cucciolata che era nata da lui in campagna. Quando è arrivata a casa era magrissima, piena di pulci, con la febbre e chi più ne ha più ne metta. È stata dura conquistarla perché ogni giorno dovevamo riempirla di medicine, gocce e altro e lei logicamente non voleva.
Un po’ alla volta ha finito con l’affezionarsi tantissimo a noi: dormiva con noi, ci leccava quando le facevamo le coccole e non riusciva mai a starci lontana. Quando è nato nostro figlio (esattamente 1 anno dopo la nascita di Kiki), la gattina ha avuto una crisi di gelosia pazzesca ed ha iniziato a farci tanti dispetti: quasi ogni settimana faceva la pipì sul letto, aveva smesso di farsi vedere, compariva solo quando il piccolo dormiva. Fortunatamente con il tempo le crisi sono passate ma la sua paura del mondo è peggiorata e la camera da letto è rimasto il suo rifugio fino a quando non è arrivato Morfeo a spodestarla e farla muovere nuovamente per casa.

Il mio gattino nero

gattino-neroMorfeo è arrivato nel settembre 2016, è un fantastico gatto nero… molto sfortunato. Lo abbiamo visto per la prima volta in un annuncio pubblicato sulla pagina Facebook del gattile di Imola: lo avevano abbandonato nella sua gabbia davanti al bidone dei rifiuti del quartiere dove abitiamo. La sua storia ci ha fatto una tristezza fuori misura e il giorno stesso del ritrovamento sono andata a trovarlo al gattile. Mentre ero lì è venuta la veterinaria per portarlo subito a sterilizzare. Il giorno dopo ho chiesto notizie al gattile e ho scoperto che, oltre ade essere un gatto di 2 anni sicuramente abituato a stare in casa, non stava per niente bene. Infatti, dopo averlo sedato per la sterilizzazione, la veterinaria ha scoperto che era ostruito e a quanto pare l’anestesia avrebbe anche potuto ucciderlo in quelle condizioni (sarebbe morto comunque dopo poche ore se la veterinaria non fosse passata proprio quel giorno). Comunque alla fine ha lottato e si è salvato! Dopo 1 settimana lo abbiamo portato a casa, anche se molto titubanti per via del carattere di Kiki. Mentre stavamo aspettando di poterlo portare a casa io e mio marito pensavamo al nome. Esattamente il giorno dopo aver deciso che lo avremmo chiamato Morfeo sulla pagina del gattile è comparso un post con un aggiornamento sulla sua salute e con il nome dato dal gattile: Morfeo. Destino? Penso di sì!

Un’amicizia difficile

Gli inizi sono stati durissimi: tra le condizioni di Morfeo (ha avuto 2 ricadute prese in tempo grazie agli esami mensili), la sua voglia di fare il gatto dominante e le paure di Kiki… Abbiamo passato mesi interi a sentire Kiki che soffiava e ringhiava. Esasperati siamo stati anche dalla comportamentalista e abbiamo scoperto che non potevamo farci molto perché Morfeo era un gatto normalissimo mentre Kiki un gatto con molti problemi perché tolta troppo presto dalla mamma e quindi ormai incapace di cambiare.
Oggi Morfeo continua ad avere problemi e ha la sua dieta particolare che purtroppo deve seguire anche Kiki perché si rubano il cibo a vicenda. Questo però sta creando problemi di obesità a Kiki e presto dovremo trovare una soluzione, ma lavoreremo anche su questo piano piano…

La convivenza è molto migliorata: mio figlio adora Morfeo e gioca spesso con lui, cosa che Kiki non ha mai fatto. Mio marito si spupazza Kiki ogni volta che può per non farla diventare gelosa e io mi divido tra tutti e quattro per non far mancare niente a nessuno!

pastore-tedescoUn pensiero per il mio cane indimenticabile…

Nel mio profilo su Petpassion.tv c’è anche Ulla… anche se lei ormai è volata sul Ponte dell’Arcobaleno. Era un bellissimo esemplare di Pastore Tedesco (biondo come dico io): è stato il cane della mia infanzia ed è venuta a mancare da poco, l’ho aggiunta ai miei animali per poterla vedere ogni volta che accedo, perché le ho voluto un bene infinito e nessun altro animale potrà mai prendere il suo posto.

 

 

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