allevamento lagerA carico di Giorgio Guberti, 81 anni, ci sono ben tre imputazioni: reato di abbandono, di maltrattamento di animali e di smaltimento illecito di rifiuti. L’uomo è un veterinario e sarà chiamato a rispondere in merito a due allevamenti di cani sequestrati a fine 2008 dalla Forestale, a Osteria e a Campiano.

Sono 219 i cani vittime di soprusi: 94 a Campiano (89 pointer, 4 galgo-spagnolo e un pointer-galgo) e 125, tutti pointer, a Osteria. Ma tra gli animali maltrattati compaiono anche più di 7 gatti selvatici o comunque incroci con i domestici.

Secondo le indagini, negli allevamenti sequestrati i cani erano sottoposti senza alcuna ragione a sevizie definite “insopportabili”, vere e proprie torture gratuite. In particolare erano costretti a competere per il cibo, alle volte costituito da animali ancora da spellare.

Non essendo il cibo sufficiente per tutti, i cani erano costretti ad azzuffarsi per stabilire gerarchie, nelle quali i più deboli era destinati a soccombere, a morire di stenti o per le ferite e soprattutto a divenire cibo per gli altri cani.
Ma forse a passarsela peggio erano gli esemplari costretti all’interno dei box (fino a cinque per unità), aree prive di pavimentazione e mai pulite, nelle quali le feci si accumulavano fino a raggiungere gli 80 cm.

I rilevamenti hanno portato all’accusa di abbandono di animali (articolo 727 del codice penale, 2° comma) e di maltrattamento. Infine, ma a questo punto è niente rispetto alle violenze di cui quest’uomo si è reso colpevole, l’81enne è accusato di avere raccolto e smaltito senza autorizzazione rifiuti fecali e liquami e di avere scaricato senza precauzioni le acque reflue della sua attività violando una specifica legge del 2006.