Mja: una storia di ordinaria crudelta’

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Ecco un’altra storia che fa infuriare e lascia letteralmente senza parole per la sua crudelta’ gratuita ed efferata. Il fatto e’ accaduto nella provincia di Napoli e coinvolge una giovane cagnetta e i suoi due cuccioli. Vi riportiamo l’accaduto cosi’ come l’abbiamo appreso da una delle persone che si sta prendendo cura di loro. Non aggiungiamo commenti, perche’ non crediamo ce ne sia bisogno: la sequenza dei fatti e’ sufficientemente sconcertamente da rendere qualunque parola del tutto inefficace.

“Ci chiama da Agnano, nei pressi della Solfatara una signora che sente dalla mattina un guaito di un cane ma per l’intero giorno non ha capito da dove arrivava. All’imbrunire poi, si e’ resa conto che quel lamento proveniva dalla collina alle sue spalle.
Sale accompagnata dal marito e trova un enorme buco profondo, ormai quasi pieno di acqua piovana e all’interno un cane legato a cappio in modo da non poter uscire e i suoi due cuccioli quasi interamente ricoperti di acqua e fango.
Il lamento era di Mja, che in tutti i modi ha tentato di uscire dal buco rischiando di rimanere impiccata, poiche’ la corda era fissata in modo che piu’ tirava piu’ stringeva il cappio al collo e nonostante questo, ha cercato di salvare i propri piccoli che troppo bassi da poter scavalcare venivano spinti verso su dalla propria madre.
La signora e il marito sono rimasti sconvolti e con l’aiuto dei pompieri e della polizia li hanno tirati su.
Ovviamente e’ inutile che vi dica che il colpevole l’ha scampata anche questa volta.
Abbiamo portato la famiglia al rifugio, li abbiamo visitati, vaccinati, sverminati e microchippati.

Mja e’ una cagnetta di taglia media, bella, giovane , avra’ circa due anni, pelo nero lucidissimo. I due piccoli di circa 4 mesi, invece saranno di futura taglia medio piccola, uno e’ nero ed e’ una femminuccia Lina, l’altro, color miele, e’ un maschietto e si chiama Lino.
Cerchiamo per loro una famiglia che li ami e che gli faccia dimenticare che hanno rischiato grazie all’uomo una morte lenta ed agonizzante”.

Ecco i contatti per chiunque voglia occuparsi di loro e cercare con l’affetto di risarcirli della ferocia di cui sono stati vittime:
Simona: [email protected]
[email protected]
Fulvia:
[email protected]
Flavia:
[email protected]
Martina:
[email protected]
I cuccioli si trovano a Napoli, ma sono adottabili ovunque