cane-abbaiaSarebbero circa sette milioni gli italiani che dichiarano di essere infastiditi, durante il riposo notturno o pomeridiano, dall’abbaiare di cani dei propri vicini di casa; il dato è naturalmente parziale, e necessita senza dubbio ulteriori approfondimenti: soprattutto con la stagione calda, infatti, è piuttosto naturale che aumentino segnalazioni, o semplicemente intolleranze di questo genere; fa sempre più caldo, per molto tempo durante la giornata le nostre finestre restano aperte, e spesso anche durante la notte, e di conseguenza tutto questo porta, soprattutto in questa stagione, all’aumentare di litigi e lamentele che vanno a colpire l’armonia e la serenità della vita di condominio e dei rapporti di buon vicinato.

Questo è ciò che emerge dal sondaggio effettuato da AIDAA su un campione casuale di circa 3000 persone, cui sono state sottoposte tre domande.

Alla prima domanda riferita al disturbo dovuto all’abbaio dei cani hanno risposto positivamente il 29% degli intervistati ha risposto di essere infastidito una o più volte al giorno e durante la notte dall’abbaio dei cani del vicino, il 44% ha risposto di sentire l’abbaio dei cani dei vicini ma di non esserne disturbati, il 21% ha sostenuto di non sentire l’abbaio dei cani dei vicini e comunque di non esserne disturbato, mentre il restante 6% non ha risposto.

La seconda domanda riguardava il fatto se si era a conoscenza del fatto che i vicini avessero il cane in condominio. Il 67% degli intervistati ha detto di essere a conoscenza della presenza di almeno un cane in condominio o nell’isolato, il 21% ha detto di non essere informato direttamente ma di aver appreso della presenza di cani in condominio in sede di assemblea o per sentito dire dai vicini, il restante 12% non risponde o sostiene di non essere a conoscenza del fatto che i vicini possiedano o meno un cane.

La terza domanda è stata incentrata sul diritto di avere un cane in appartamento. I favorevoli alla presenza di uno o più cani in appartamento sono stati il 69% degli intervistati di questi però il 55% sostiene che il diritto ad avere un cane deve essere vincolato al benessere dell’animale ed al non disturbo della quiete condominiale.

Contrari alla presenza di cani in condominio sono il 22% degli intervistati, mentre il restante 9% non risponde o si dice indifferente al problema.

Oltre a queste domande specifiche, è stato sondato anche il parere generico degli intervistati su altre questioni simili, e si è scoperto che il 72% del campione si è detto favorevole alla possibilità che il cane usi l’ascensore, a patto che venga lasciato pulito e il cane indossi museruola e guinzaglio, mentre il 46% si pronuncia a favore dell’utilizzo, per i cani, degli spazi comuni del condominio (sempre a patto che vengano lasciati puliti), mentre dal lato dei proprietari il 20% è contrario a portare il cane nelle aree condivise in cui ci sono i giochi dei bambini, e il 31% è contrario a condurre il cane negli spazi condominiali comuni.

“Abbiamo voluto realizzare questo sondaggio per conoscere il grado di fastidio dei cittadini dovuto all’abbaio del cane del vicino e per cercare di conoscere la percezione delle persone in merito ai comportamenti usuali degli animali in condominio- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale AIDAA– abbiamo visto che le risposte sono molto variegate e comunque questi dati ci confermano che la maggior parte degli italiani è favorevole alla presenza dei cani e degli altri animali in condominio a patto che vengano rispettate le regole di buon vicinato e di buon senso anche da parte dei padroni di animali