Succedeva a Pistoia nell’agosto del 2007 e vedeva coinvolti un uomo e una barboncina di nome Camilla. Solo due giorni fa il Tribunale di Pistoia ha emesso la sua condanna ai danni dell’uomo, che in un eccesso di rabbia gratuita ha percosso e ucciso la povera cagnolina.
La pena per il reato di maltrattamento ammonta a 10mila euro di multa, cui si aggiunge un risarcimento di 5mila euro alla Lav, costituitasi parte civile. Quell’agosto di due anni fa l’uomo aveva colpito ripetutamente con calci e pugni la barboncina di proprieta’ di un’amica, fino a determinare la lesione delle vertebre cervicali e la paralisi completa dell’animale che, un dopo un giorno di clavario, e’ deceduto per insufficienza respiratoria e arresto cardiocircolatorio.

Secondo la difesa l’uomo avrebbe iniziato a «giocare» con il piccolo cane strattonandolo come in una lotta; quando il cane, sollecitato, ha tentato di difendersi con un morso, si sarebbe scatenata la reazione violenta dell’uomo. Strategia di difesa piuttosto fragile, aggiungiamo noi.

«Una brutta storia di violenza gratuita, di grave mancanza di rispetto verso un altro, piccolo, essere vivente e di non conoscenza del corretto comportamento da assumere nei confronti di un cane che, se provocato o maltrattato, cerchera’ di difendersi anche mordendo come e’ naturale che sia – dichiara Ilaria Innocenti del settore Cani e Gatti della Lav – Chi ha avuto la peggio e’ purtroppo la piccola cagnolina, deceduta dopo una terribile agonia. Simili reati devono essere prevenuti attraverso una capillare attivita’ di sensibilizzazione e di informazione sulla corretta interazione con gli animali».
(G.M.)