accesso-parchiDopo lo sdegno provocato dalla proposta dell’’Assessore Regionale di Olbia,di incenerire i randagi, una boccata d’’aria per gli animalisti,
proviene dal Tar Campania.

Una nuova vittoria per l’ufficio legale del CodiciCentro per i Diritti del Cittadino – , dopo quelle riportate avverso i comuni di Montefiascone (Vt) e Monte di Procida (Na), ma soprattutto per i cittadini del Comune di Bonito (Av) proprietari di animali domestici che, con un ordinanza del 5 Maggio 2010, si erano visti vietare la possibilità di passeggiare con il proprio cane, all’interno dei parchi e delle aree verdi cittadine.

Il sindaco del comune di Bonito, l’’avv. Antonio Zullo, con l’ordinanza dal titolo “Obblighi per i proprietari e/o detentori di cani” aveva
difatti proibito ai cittadini accompagnati da cani, benchè muniti di guinzaglio, museruola, sacchetto e paletta, di accedere in tutte le aree verdi ed ai parchi comunali.

L’ordinanza in oggetto, ha suscitato l’’immediato sdegno dei proprietari di animali domestici che, desiderando ricordare al Sindaco che oltre agli obblighi esistono anche i diritti dei cittadini, si sono rivolti allo sportello Ambiente del Codici.

Detto fatto il Codici, tramite l’avv. Massimo Rizzato, ha impugnato l’’ordinanza al Tar Campania (Sezione di Salerno). La risposta non si è fatta attendere e la domanda di sospensiva è stata accolta poiché: ““le esigenze pubbliche rappresentate appaiono adeguatamente
salvaguardate dagli imposti obblighi di guinzaglio e museruola e di provvedere all’immediata rimozione delle deiezioni, non risultando
espliciti altri motivi ragionevolmente giustificativi anche della ulteriore prescrizione di divieto di accesso alle aree verdi ed ai
parchi pubblici”.”

“Viviamo un paradosso storico” dichiara Valentina Coppola, Presidente del Codici Ambiente, “dove si parla sempre più spesso di socializzare correttamente i cani per prevenire il fenomeno delle aggressioni e poi le amministrazioni miopi fanno di tutto per impedire che tale socializzazione possa avvenire restringendo i luoghi di accesso invece di impegnarsi a sanzionare eventuali comportamenti scorretti dei proprietari come quello di non ripulire le strade dalle deiezioni”.