“Non facciamo morire un progetto che garantisce la cura degli animali e l’attenzione per l’aspetto sanitario”: è l’appello che la sezione di Saronno dell’Enpa rivolge all’Asl provinciale, che si riferisce al progetto di gestione delle colonie di gatti in libertà . Prtito molto bene, ma fermo da ormai oltre cinque mesi.

Lo stop forzato alle attività di censimento e di sterilizzazione – spiegano in un comunicato stampa i volontari – comporta la perdita di efficacia di una campagna che ha avuto il sostegno delle associazioni e che per prima in Lombardia, ha affrontato il problema delle colonie feline in modo strutturato

In buona sostanza – proseguono dall’Enpa – ci ritroviamo a distanza di tre anni d’intenso lavoro a rischiare di buttare tutto alle ortiche. È questo uno dei periodi dell’anno più difficili e preoccupanti con un numero crescente di gatte gravide e di cuccioli che andranno – laddove non si sia già intervenuti – a incrementare il numero di soggetti presenti sul territorio, con difficoltà oggettive di convivenza tra umani e felini”.

Un fenomeno importante in città se si pensa che solo nel 2008 è stato gestito il transito di 148 gatti tra adulti e cuccioli in condizioni di emergenza: “Negli ultimi tre anni il progetto ha dato ottimi risultati perché ha consentito da una parte il monitoraggio territoriale delle presenze feline dall’altra la possibilità d’intervenire in situazioni critiche e di pericolo per gli animali con l’obiettivo duplice di tutelarli e di verificarne lo stato sanitario un apporto indispensabile per Asl sul piano epidemiologico e di tutela della salute pubblica”. Ora il progetto è stato fermato senza una spiegazione se non la generica necessità di attuare un nuovo piano di organizzazione aziendale: “Speriamo che l’iniziativa possa ripartire al più presto: per non vanificare quando ottenuto in questi anni sul fronte dell’igiene e della sicurezza dei gatti”. (B.P.)