mastino inglese troppo pesante per l'ascensoreTobia è un mastino inglese al quale l’amministratore di un condominio di Milano ha vietato l’uso dell’ascensore perché troppo pesante. In effetti Tobia, che ha poco più di un anno, pesa già 87 chili e con ogni probabilità non gli ci vorrà molto per superare il quintale, ma questo non sarebbe un motivo valido secondo la sua padrona, con la quale convive al quinto piano del palazzo milanese.

La donna non ha esitato a rivolgersi al Tribunale degli Animali di Aidaa per chiedere un consiglio. Qualche indagine ed è emerso che Tobia è un cane docile e buono che non ha mai dato fastidio a nessun condomino, che i proprietari di Tobia sono precisi e provvedono sempre a pulire e profumare l’ascensore ogni volta che il buon molosso la utilizza e che Tobia, un po’ pigro, non ama fare le scale.
Una rapida consultazione e il Tribunale degli Animali ha emesso una sentenza di conciliazione con la quale si impone al condominio di lasciare utilizzare l’ascensore a Tobia, in quanto è stato appurato anche che il suo peso è in conformità con il limite massimo previsto per il trasporto in ascensore (complessivamente 250 kg) e che, bilancia alla mano, Tobia e i suoi due proprietari insieme non superano i 220 kg.

“Le situazioni strane, sono purtroppo all’ordine del giorno ma questa davvero ci pare assurda. Un cane buonissimo di cui nessuno si lamenta, che fa le feste ai bimbi del palazzo. Due padroni ligi alla pulizia dell’ascensore e degli spazi comuni a cui viene vietato l’uso dell’ascensore perchè dichiarato troppo pesante, ci pare una barzelletta- racconta Lorenzo Croce presidente di Aidaa- ma mai come in questo caso siamo stati scrupolosi nelle verifiche istruttorie, abbiamo perfino pesato Tobia e i due padroni che tutti insieme sono abbondantemente sotto il peso massimo previsto dall’ascensorista per accedere all’ascensore. Ed inoltre nel caso specifico la coppia di proprietari aveva pure avvisato in anticipo la padrona di casa senza ricevere alcuna controindicazione”.

A questo punto non resta che attendere la risposta dell’Amministratore. In caso di rifiuto a togliere l’assurdo divieto, Aidaa non esiterà a far partire una denuncia per maltrattamento.