Maia: in pista per l’addestramento!

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alice e maia si allenano insieme

L’addestramento è un lavoraccio.
All’inizio poi è faticoso, noioso e diventa divertente solo dopo ore di allenamento. Sopratutto perché voi umani non capite mai niente! Addestrare un uomo è la disciplina canina più difficile che ci sia. Devo ammettere che io sono molto portata e ho educato la padrona ad arte… Tant’è che ho pensato di diventare istruttrice antropofila.
Vorrei raccontarvi alcune mie esperienze in merito, a partire dalle uscite per i bisogni. Istruire Alice a soddisfare le mie esigenze fisiologiche ha richiesto poco tempo ma molto ingegno… i primi giorni ho fatto qualche pipì in casa, ero piccola e nessuno capiva quando mi scappava. Vorrei spiegare a voi lettori bipedi che, una volta fatto il danno, è inutile scaldarsi e alzare la voce… inoltre, ci vuole tanto x capire che dopo mangiato, dormito e aver giocato dobbiamo fare i bisogni? Per facilitare le cose, ora abbaio alla porta quando mi scappa, bisogna proprio spiegarvi le cose in modo rumoroso. Questo è il punto fondamentale che ogni istruttore antropofilo deve tenere a mente: mentre noi cani comunichiamo molto bene con il linguaggio del corpo, gli uomini non lo capiscono bene e bisogna comunicare con loro usando il linguaggio verbale.
Il lavoro più difficile è stato far capire alla padrona il mio gioco preferito. Di giocare con la pallina non mi è mai importato nulla, ma non riuscivo a insegnarle nessun altro gioco perché Alice si ostinava a lanciarmi oggetti sferici di ogni colore e consistenza. Solo dopo aver nascosto per il giardino una intera confezione di pallette da tennis e aver mangiato tre paia di ciabatte morbide, ha capito che io volevo giocare con i peluches. Quelli però non li rompo come le ciabatte, con la fatica che ho fatto per ottenerli… altrimenti non li ho più.
Per le passeggiate è ancora tanto il lavoro da fare, ma sta migliorando. Alice non ne vuole proprio sapere di stare alla zampa e si fa sempre trascinare, è di una lentezza! E al parco le prime volte non mi dirigeva neanche verso l’area cani, l’ho dovuta portare quasi di peso un paio di volte, poi ha imparato la strada. Il compromesso che abbiamo trovato ora è che lei aumenta un pochino il passo e mi porta subito al parco senza fare troppi giri, in compenso io rallento un po’ per non affannarla troppo.
L’unico punto dove ho dovuto cedere alle sue regole è la nanna. I cani dormono insieme al branco e non da soli nella cuccia. Io devo stare nel letto! Possibilmente attaccata alla padrona, ma lei non ne vuole sapere. Per ora ho ottenuto di salire nel letto alle 6, però devo darle tante coccole e star buona. Possiamo ancora migliorare…. lo sento!

Anche la padrona mi ha insegnato tante cose, tra cui come ci si comporta a cena fuori, tra la gente e a fare coreografie insieme… per esempio, lei fa diversi movimenti e io devo rispondere sedendomi, alzando la zampa, rotolando sulla schiena… Con uno dei nostri balletti abbiamo vinto anche il “Collare d’oro Web” ed è venuta la televisione a filmarci. Spero di diventare molto brava nei nostri esercizi… Magari viene a casa a riprenderci anche il cinema, il mio sogno è diventare famosa come Hachiko!

Bau a tutti, belli e brutti