Maia e il treno

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cane in treno

cane in treno

Bau a tutti!
Oggi vorrei raccontarvi la mia (dis)avventura sul treno. Alice è dovuta ritornare a Milano per il nuovo anno accademico e io, da buona amica, l’ho seguita, questa volta però siamo andate con il treno e non con la macchina. L’idea di provare un mezzo di trasporto nuovo mi è piaciuta, ed ero eccitata dal pensiero di poter salire su uno di questi grossi treni che ho sempre solo visto dalla banchina.
Per un cane prendere il treno non è semplice come viaggiare con la propria macchina perchè ci sono leggi molto severe e tanti controlli, più che per gli uomini. Me ne sono accorta in stazione quando hanno fatto immediatamente il biglietto alla mia padrona senza chiederle i documenti, invece per poter fare il mio ho dovuto mostrare il libretto sanitario e l’iscrizione all’anagrafe canina. Fin qui sono d’accordo, poi però il bigliettaio ha detto con tono arrogante alla padrona che avrebbe dovuto mettere la mia foto nella prima pagina del libretto “perchè nessuno mi garantisce che Lei non voglia trasportare questo cane con il libretto di un altro”. Ma sai leggere? Epagneul Breton bianco e nero femmina, di nome Maia. Ti accontenti della descrizione o vuoi venirmi a dare un’annusata al sedere per verificare l’identità? E poi la padrona mi accompagna, non mi trasporta. Al massimo trasporta un bagaglio che tu non hai neanche considerato, il libretto della sua valigia non l’hai chiesto!
Fatti i biglietti siamo andati sul binario indicato sul tabellone e abbiamo ricontrollato il corredo: pettorina, guinzaglio non estensibile, collare antiparassitario e museruola. C’è tutto! Possiamo partire. Sul treno la mia padrona si è seduta nel sedile più vicino alla porta, c’era anche tanto spazio per me. Mi sono messa sulla mia copertina (per terra mai!il pavimento era sporco e appiccicoso) quando ho sentito un odorino sgradevole vicino a me… Strano, era puzza di urina, ma non di cane, proveniva dal posacenere del sedile,troppo alto perchè un mio simile lo possa aver raggiunto alzando la zampa! Anche Alice si è accorta dell’improvvisato gabinetto e indignate abbiamo cambiato posto. Io mi chiedo, perchè creare restrizioni per il trasporto di animali quando noi sappiamo essere più educati di certi umani? Un cane non avrebbe MAI fatto i bisogni vicino al sedile del padrone.
Pensateci bene due volte prima di chiamarci bestie. E anche prima di incolpare noi cani per la sporcizia che c’è sui vostri treni.