Molto più che l’occasione per registrare un primato mondiale, i 37 mila chilometri percorsi da Gianluca Ratta -torinese, 37 anni, di professione camminatore- e dal suo compagno di viaggio Shira, un husky trovatello, raccontano un’intensa e appassionante storia di avventura e di amicizia.
Gli inizi della vicenda dei due instancabili e inseparabili camminatori risalgono al 2001. Gianluca, da tempo abbandonate le comodità della vita sedentaria, aveva già alle spalle 6 mila chilometri di passeggiata in giro per l’Italia quando si imbatté per la prima volta in Shira. L’incontro avviene in Sicilia a Marina di Ragusa: Shira, allora in stato di totale abbandono, attrae l’attenzione di Gianluca dal ciglio di una strada. Basta uno sguardo ed è amore a prima vista. Da quel giorno non hanno più smesso di camminare insieme.
Visto il buon numero dei chilometri percorsi, hanno deciso di provare a entrare nel Guinness dei primati, tentando di raggiungere i 60 mila chilometri a piedi entro il 2013. Ma come Gianluca non si stanca di ripetere a tutti coloro, e sono tantissimi, che si sono appassionati alla sua vicenda, che lo accolgono nelle case e nelle città o lo accompagnano per brevi tratti di tragitto, «il nostro obiettivo più grande è conoscere il mondo camminando».
I racconti del primo dog walker d’Italia sono tutti molto intensi e meravigliosi sono la sintonia e l’equilibrio di ruoli che i due compagni di viaggio hanno consolidato chilometro dopo chilometro. «Io ragiono per entrambi», dice Gianluca, «ma è lei il mio sesto senso. Mi ha spesso difeso da malintenzionati, di cui si rende conto prima di me, o dalla grandine e dalla pioggia. Ha trovato ruscelli d’acqua quando morivo di sete e mi ha preceduto nei pericoli».
L’ultima avventura di questo Forrest Gamp italiano e del suo amico a quattro zampe è partita ieri, sabato 16 maggio. Percorreranno 1000 chilometri, lungo l’arco alpino, fino alla Liguria, per poi approdare a Milano. Questa parte del loro viaggio avrà un nome: si chiamerà «ResPETs Walking» e verrà documentata giorno per giorno con immagini e racconti di cui chiunque potrà fruire. Condividere questa incredibile esperienza servirà, speriamo, ad accendere i riflettori sui valori del rispetto della natura e a sollecitare la riflessione sul rapporto tra l’uomo e gli animali. (G.M.)