Dalla Russia un volo privato la conduce fino a Firenze. Da lì, sempre in aereo, arriva al piccolo aeroporto del Cinquale, dove c’è chi la attende con ansia per condurla a destinazione. Assieme a lei viaggiano due persone con altrettante valige piene di accessori e di giochi, tutti rigorosamente griffati. Non è una star, né una ricca imprenditrice, ma una deliziosa cagnolina.
La viaggiatrice in questione si chiama Pucci ed è un Bullmastiff di otto anni, i cui proprietari, loro sì, milionari russi, le regalano questa costosa vacanza nella località di Querceta, nei pressi di Forte dei Marmi.
La residenza si chiama Dog Day Village e dal 2002 accoglie cani provenienti da ogni parte del mondo, offrendo loro la più esclusiva delle villeggiature.
«L’idea è nata alcuni anni fa», spiega Cristiano Merra, responsabile del Dog Day Village. «Era molto avvertita la necessità di poter lasciare i cani in un luogo sicuro, confortevole, dove fossero coccolati ed amati. Capita spesso di venire in Versilia e non trovare alberghi o stabilimenti in cui i cani siano ammessi, d’altronde lasciarli a casa sarebbe stata una sofferenza per il proprietario e l’animale. Per questo è nato il Dog Day Village».
Il villaggio è immerso nel grande parco della casa-museo Gilardi, tra sculture ed opere esposte nel verde, ed è studiato nei minimi dettagli. Ci sono otto bungalow in legno, realizzati con materiali ecocompatibili, ciascuno dei quali è fornito di condizionatore e di una telecamera che consente ai proprietari di vedere i loro amici in qualsiasi momento.
La novità del 2009 si chiama Limu-Dog e scorazzerà gli ospiti del Dog Day Village per le strade della Versilia, da soli o assieme ai loro proprietari.
I fortunati amici a quattro zampe inoltre non dormiranno per terra né nella consueta cuccia: nei bungalow ci sono confortevoli lettini (a seconda delle dimensioni) in legno e in ferro battuto. Contro ogni aspettativa i costi non sono proibitivi e comprendono, oltre alla sistemazione extralusso, visite veterinarie quotidiane e una piscina sempre a disposizione.
«Certo, le persone che si rivolgono a noi generalmente sono facoltose», conferma Merra. «Ma non necessariamente, c’è anche chi rinuncia ad una settimana di vacanza preferendo regalare un soggiorno al proprio cane al Dog Day Village», parola del responsabile. (G.M.)