Cuccioli in attesa di adozione

Cuccioli in attesa di adozione

Proposta shock di un consigliere provinciale umbro, che ha suggerito di legalizzare l’uccisione del cane o del gatto se “dà fastidio”.

Sembra incredible ma è proprio questa la richiesta di Giancarlo Carocci, esponente di Umbria tricolore, formazione nata dall’alleanza tra Fiamma Tricolore e Forza Nuova, che per ridurre il numero di cani e gatti randagi e abbattere i costi di gestione di canili comunali richiede l’introduzione di una legge che consenta ai cittadini di far sopprimere i loro animali, con una spesa modesta. Lo afferma senza alcun problema, nel corso di una recente intervista per Umbria Tv.

“Secondo me è meglio sopprimere un cane, in modo legale, con una puntura, ad esempio quando una persona cambia casa e ha una casa più piccola, oppure se aumentano i figli e il cane magari gli dà fastidio. La bestia soffre e può anche fare i danni”. L’iniezione letale, spiega, dovrebbe avere un prezzo minimo intorno ai 40-50 euro, così “l’animale non soffre e, visti i tempi di crisi, ci sarebbero anche meno spese per i Comuni, perchè nessuno lascerebbe cani in giro”.

A chi ha fatto presente al consigliere che il codice penale punisce il maltrattamento degli animali, Carocci ha risposto che “politici e giornalisti vivono fuori dalla realtà. Io vivo nella realtà. Perché non poter sopprimere il cane e il gatto se danno fastidio? E’ meglio lasciarli in giro per strada? Questo atteggiamento costringe la persone all’illegalità: chi se ne vuole disfare, infatti, li avvelena, oppure gli fa sparare. Quella che si verifica nei canili è barbarie, sono dei lager, non fa bene tenere i cani là”.

Enrico Rizzi, coordinatore nazionale del Partito Animalista europeo, ha dato mandato al suo legale di sporgere denuncia-querela presso la procura della Repubblica di Perugia per il reato di istigazione a delinquere. “Tale proposta oltre ad essere incivile e vergognosa” commenta Rizzi. “Si tratta a tutti gli effetti di istigazione a delinquere, in quanto la tutela giuridica degli animali è normata dalla Legge 189/04 che punisce con la reclusione fino a due anni chiunque cagiona senza alcuna necessità la morte ad un animale. Resto sorpreso nel vedere tanta ignoranza, incapacità e infantile banalità ad opera di un uomo che non solo non conosce la legge, come lui stesso ha dichiarato pubblicamente, ma istiga addirittura i cittadini ad infrangerla”.

Claudia Resta
Petpassion.tv – [email protected]