Cani di razza: Dobermann

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Origini, standard di razza e false leggende sul Dobermann. Ritenuto erroneamente un cane aggressivo e poco socievole, il dobermann è in realtà un cane che si distingue per il grande coraggio ed il profondo attaccamento al suo conduttore e alla famiglia in cui vive, tranquillo e facilmente addestrabile.

Tipologia: cane da compagnia, da difesa e utilità
Vita media: 10-11 anni
Provenienza: Germania
Peso: Maschio 34–41 kg / Femmina 27–36 kg
Altezza: Maschio 66–72 cm /Femmina 61–68 cm
Colore mantello: nero focato, marrone focato

Caratteristiche fisiche del Dobermann
Cane di taglia medio-grande. Ha un corpo muscoloso, ma leggero e slanciato.

Carattere del Dobermann
Il Dobermann ha un carattere tranquillo, socievole e dimostra grande attaccamento al proprietario e con la famiglia in cui vive. Delicato e premuroso con i bambini: giocherellone, allegro e paziente, purché rispettato. E’ inoltre molto coraggioso, curioso e facilmente addestrabile.

Le origini del Dobermann
Le origini del Dobermann risalgono alla fine dell’Ottocento. Il creatore della razza fu Friedrich Louis Dobermann che sentì l’esigenza di selezionare una razza dove spiccassero le qualità di coraggio e attaccamento al conduttore, affinchè lo accompagnasse nel suo pericolodo lavoro di esattore delle tasse. Durante la prima guerra mondiale vennero impiegati nell’esercito tedesco per portare ordini al fronte, ricercare feriti e dispersi e per fare la guardia a prigionieri o depositi.

Leggende metropolitane sul Dobermann
Una falsa leggenda sul Dobermann riguarda la crescita eccessiva del cervello con conseguente pazzia che deriverebbe dalla compressione nella scatola cranica.

Orecchie e coda del Dobermann
La tradizione cinofila richiedeva l’amputazione di orecchie e coda: le prime dovevano restare erette e a punta, dandogli il tipico aspetto che negli USA gli aveva fatto guadagnare il soprannominano “Devil Dog” a causa della particolare similitudine con le corna. Le amputazioni, che oggi sono proibite in diverse nazioni europee, avevano una motivazione estetica (conferivano un aspetto più aggressivo al cane) ed una funzionale (riducevano gli appigli per fermare il cane in caso di attacco).

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