Un bell'esemplare di cane corso

Un bell'esemplare di cane corso

La mamma della bimba ha confermato che ad aggredire la piccola è stato il meticcio di casa.

“E’ stata una menzogna, non è stato un randagio a ferire nostra figlia, ma il nostro cane. E’ un cane molto tranquillo, non aveva mai avuto reazioni del genere” queste le dichiarazioni della signora, dopo 2 giorni di ricerche da quando, la sera del 9 agosto, un cane ha azzannato una bimba di sette anni, che ha riportato profondi tagli al volto, suturati con ben cinquanta punti. Nell’immediatezza del fatto, i genitori avevano raccontato che era stata assalita da un randagio, avventatosi mentre si accingevano a depositare in un cassonetto un sacchetto della spazzatura. La verità, invece, è che è stato il meticcio di cane corso che hanno in casa e che la storia del randagio è stata inventata perché il cane è sprovvisto di microchip. Ora sono stati denunciati a piede libero.

L’aggressione è avvenuta nella stessa casa in cui vive la famiglia, in un normale momento di vita quotidiana: la bambina voleva giocare, ma ha scelto il momento sbagliato ed è stata aggredita sotto gli occhi della madre. La donna si è prontamente avventata contro il cane costringendolo a mollare la presa, per poi immediatamente sgridarlo e punirlo; l’animale è riuscito a fuggire, ma la famiglia lo ha subito recuperato e la piccola è stata urgentemente trasportata all’ospedale di Manduria, dove è stata sottoposta al delicato intervento di sutura con una cinquantina di punti tutti al volto.

“Al suo arrivo presentava numerose ferite, in particolare alla parte inferiore e superiore della palpebra, alla guancia, al mento e alla regione orbitale” ha confermato il dott. Nicola Dimonopoli, medico del pronto soccorso dell’Ospedale Giannuzzi. “L’occhio, per fortuna, si è salvato dai morsi del cane, ma temo che le cicatrici resteranno. Per il resto, però, non ci sono altre conseguenze: ora è a casa, ha trenta giorni di prognosi, ma dovrà smaltire la paura”.

Il timore degli animalisti, invece, ora, è che l’opinione pubblica si scateni contro i cani, indicandoli come pericolosi. In verità, la lista nera dei cani pericolosi è stata abolita diverso tempo fa, e l’importante, oltre a registrarli correttamente all’anagrafe canina, sarebbe farli socializzare in maniera adeguata e comprendere quali sono i giusti metodi per educare cane e bambino a vivere insieme.

Claudia Resta
Petpassion.tv – [email protected]