Qual è la vita media del cane e che cambiamenti avvengono quando l’amico a quattro zampe diventa anziano?

 

Il tuo migliore amico sta invecchiando? Quando il tuo cane supera i 10 anni di vita e diventa anziano ci sono moltissimi accorgimenti che puoi adottare per fargli vivere serenamente anche questo periodo della sua vita. Scopriamo insieme qual è la vita media del cane, principali cambiamenti nelle abitudini e nella salute dell’amico a quattro zampe anziano e come fare per garantirgli una vita serena anche dopo i 10 anni di età.

 

Vita media del cane, come calcolarne l’età umana

Potrebbe sembrare che razze diverse invecchino in tempi diversi: un pastore tedesco di otto anni è già un cane anziano, mentre un barboncino della stessa età è ancora in gran forma. La vita media del cane dipende in realtà dalle sue dimensioni: in linea generale infatti, un cane di taglia piccola ha una vita media più lunga rispetto ad un cane di taglia grande.

Un’altra distinzione importante da fare quando si parla di vita media del cane è tra cani di razza e meticci: quest’ultimi hanno una vita media più lunga rispetto ai primi. Così come per i cani, anche la vita media dei gatti viene influenzata dalla variabile della razza: i felini di razza hanno infatti generalmente dei punti deboli fissi, che ne comportano di conseguenza una riduzione della vita media.

 

I cambiamenti del cane dovuti all’età

A volte non ci rendiamo conto del tempo che passa e ci sembra ieri che quel batuffolo giocherellone e un po’ scoordinato è entrato in casa nostra. Ora è un membro a tutti gli effetti della nostra famiglia, continuiamo a chiamarlo “cucciolotto” e quasi ci stupiamo nel scoprirlo un po’ più dormiglione, con gli occhi che si schiariscono o l’udito non più perfetto.

Con il passare degli anni i cani infatti diventano meno attivi, si impigriscono e molto spesso il loro appetito aumenta. Dormono di più e di un sonno più profondo, diminuisce la loro capacità visiva e uditiva e quasi sempre hanno problemi di igiene orale (tartaro o gengiviti), il pelo tende ad imbiancarsi e in alcuni casi a cadere. Le unghie tendono ad allungarsi e qualcuno può avere disturbi agli arti, ma nessuna di queste manifestazioni è da considerarsi una “malattia”.

 

Come comportarsi con un cane anziano

È vero che serve un po’ di attenzione in più rispetto agli anni precedenti, ma non è vero un cane anziano non possa continuare a vivere una vita “normale”, uscendo e incontrando i suoi amici cani. Anzi, l’esercizio fisico va sollecitato: senza mai farlo affaticare, è importante stimolarlo a muoversi per aiutarlo a mantenere la mente attiva, il morale alto e in vigore i muscoli, nonchè per migliorare la funzionalità di cuore e intestino.

L’alimentazione va controllata, ma il veterinario saprà consigliarvi il cibo migliore per le sue esigenze e i prodotti specifici per tenere puliti i denti. Per conoscere consigli utili sulla dieta del cane anziano. Quando si tratta di vita media del cane e l’amico a quattro zampe è ormai molto vecchio, infine, non è raro che compaiano dei disturbi cognitivi simili al morbo di Alzheimer umano: inizialmente si manifestano con amnesie, perdita di comportamenti abituali e disorientamento, ma si può arrivare fino alla perdita dell’orientamento e alla difficoltà nel coordinarsi. Anche in questo caso, però, non bisogna perdere la pazienza e la voglia di farlo giocare, per spingerlo ad avere motivazioni e a non sentirsi frustrato.

E anche se ad un certo punto dovremo rallentare il passo, o se per chiamarlo invece della voce sarà necessario un “toc-toc” sulla schiena, quando dopo una passeggiata ci guarderà con i suoi occhioni un po’ appannati, per noi sarà sempre il nostro meraviglioso “cucciolo”.

 

Approfondimento: Purina One