La legge diventa piu’ severa e infligge un duro colpo al traffico illegale di cuccioli che arrivano e vengono venduti in Italia. I trafficanti saranno puniti con pene severe, fino a quindici mesi di reclusione e anche di piu’ se gli animali hanno meno di otto mesi.

Questo uno dei punti fondamentali del provvedimento proposto dal ministro degli Esteri, Franco Frattini, per recepire una vecchia Convenzione europea. Diventeranno penali altri reati ai danni dei piu’ deboli: abbandono, maltrattamento e ogni forma di intervento invasivo e che genera sofferenza praticato sugli animali per fini “estetici” come il taglio di coda e orecchie o l’asportazione di unghie e denti.

La legge dovra’ essere esaminata da Camera e Senato ed essere votata entro Natale. Come ha annunciato Frattini: «La Convenzione riguarda milioni di famiglie italiane. Solo negli ultimi undici mesi circa 70 mila cuccioli sono arrivati nel nostro Paese illegalmente. Un fenomeno di dimensioni inaccettabili ». Sanzioni sono previste anche per i negozianti che si prestano a vendere cuccioli senza certificato.

Questo provvedimento si inserisce nel quadro delle iniziative legislative a favore degli animali i cui diritti, in quanto “esseri senzienti”, devono essere legalmente riconosciuti e tutelati.

Esprime grande soddisfazione per questi provvedimenti anche l’Associazione nazionale medici veterinari (Anmvi): «Il traffico illegale non sembra avere inflessioni e abbiamo difficolta’ a fronteggiarlo perche’ e’ causa di gravi problemi sanitari». Carla Rocchi, presidente dell’Enpa, Ente protezione animali descrive una realtà drammatica: «Le frontiere sono un colabrodo. I cuccioli importati con viaggi faticosi per ogni via muoiono o si ammalano. Sono accompagnati da falsa certificazione per essere venduti come provenienti da allevamenti italiani».

(G.M.)