mamboVi ricordate di Mambo , il trovatello arso vivo da due giovani francesi che non sapendo come passare il tempo hanno pensato bene di darlo alle fiamme? L’eroico cagnolino, nonostante le ustioni di terzo grado riportate sul 50 per cento del suo corpo, è invece sopravvissuto e il suo caso è divenuto pubblico. Ne parlano tutti, quotidani nazionali e locali, blog e gruppi su facebook. E Petpassiontv non poteva mancare all’appello: la foto di Mambo, caricata da uno dei nostri utenti – Lellilu – , nel giro di pochi giorni ha raggiunto circa 4000 visite a dimostrazione dell’indignazione e sconcerto che casi così brutali e incivili suscitano.

Mambo, del resto, può vantare anche dei fan eccellenti, che in alcuni casi hanno aiutato la nuova famiglia sostenendo parte delle ingenti spese necessarie per le cure. Tra i tanti, il campione della nazionale di calcio, Zinedine Zidane, e il giornalista televisivo Michel Drucker, molto conosciuto Oltralpe, e l’attore Alain Delon. Molti anche i contributi arrivati da sottoscrittori anonimi: complessivamente sono stati raccolti più di 10 mila euro per assicurare una vita dignitosa al quattrozampe. E proprio dalla gente comune sono arrivati i maggiori attestati di solidarietà: una petizione online inviata al presidente del tribunale di Perpignan per chiedere che il grave atto non restasse impunito è stata sottoscritta da oltre 11 mila persone.

E ora Mambo, dopo tanta sfortuna, si gode la sua doppia vittoria. Si perché lui, il piccolo trovatello divenuto simbolo della lotta alle crudeltà gratuite nei confronti degli animali, ha assistito in tribunale al processo ai due giovani torturatori: lei, 22 anni, è stata condannata ad un anno di carcere, di cui sei mesi con la condizionale, con l’accusa di aver commesso il reato atti di crudeltà e di barbarie nei confronti degli animali e dovrà versare anche una multa di 6 mila euro. Il suo complice, non ancora maggiorenne, sarà invece giudicato il prossimo 17 dicembre dal tribunale dei minori. Come ha spiegato il procuratore, il cane non si trovava in tribunale «per suscitare emozione» bensì perché «quello era il suo posto in quanto vittima».

Ora il terzo lieto fine è che Mambo ha trovato chi si prende cura di lui: è Dany Goizé, un’attivista della sezione di Perpignan della Spa, la società francese per la protezione animali, che per prima aveva preso in custodia il cane e gli aveva dato il nome. Noi di Petpassiontv ci uniamo alla gioia di tutti coloro che direttamente o indirettamente hanno contribuito alla vittoria di Mambo e ci auguriamo che certi atti incivili e brutali non si ripetano più. (A. B.)