Sapevate che, in fatto di morsi, tra il gatto e il topo c’è di mezzo l’uomo? Ovvero: se considerassimo l’essere umano come un animale particolarmente evoluto (e non come una specie che grazie all’intelletto fa genere per se stessa) l’uomo sarebbe al terzo posto nella classifica delle specie mordaci. Più del topo, meno del cane e del gatto. Lo dicono i dati del pronto soccorso dell’ospedale Galliera di Genova: in poco più di sette anni, dal 2002 al 2009, 682 persone si sono fatte visitare dopo aver ricevuto un morso da un cane, 116 dopo essere state ferite da un gatto e, sorpresa, ben 67 dopo aver avuto impresse nella carne le fauci di un altro essere umano. Il topo segue a debita distanza, con soli 20 morsi.
Gli esperti dicono, però, che l’Uomo non è un animale, e che quindi questa graduatoria non fa propriamente testo. Perché, sostengono se gli animali mordono quando si sentono attaccati, gli uomini lo fanno per rabbia o per reazione, per far male in una rissa, per cogliere l’avversario di sorpresa.
Sarà, loro sono esperti. Ma noi, proprio, non vediamo la differenza! (B.P.)