randagismo

Uno dei problemi che affligge l’Europa in quest’ultimo periodo è il randagismo, un fenomeno che porterà a giustiziare entro la fine del 2011 una buona fetta di cani rimasti senza padrone. Le stime parlano di circa 3 milioni di amici a quattro zampe, di cui 2 vivono in Romania. In questo Paese sta per essere approvata una legge crudele che decreta l’abbattimento dei randagi malati, una legge che si contrappone alla direttiva Europea che prevede il carcere per due anni a tutte le persone che uccidono dei cani. Anche la Spagna adotta l’eutanasia sui randagi, pratica che costa la vita a decine di migliaia di esemplari nelle “perreras” (i canili spagnoli). Lorenzo Croce, presidente dell’associazione AIDAA, e tutti gli attivisti dell’associazione stanno cercando di evitare con tuti i mezzi possibili queste barbarie.
L’obiettivo dell’AIDAA è quello di raccogliere un milione di firme entro fine giugno e recapitarle a Bruxelles e alle sedi delle delegazioni nazionali dell’Unione Europea di tutti i paesi aderenti, per dire basta alla pena di morte per i cani.
Con la raccolta firme, l’associazione chiede anche che venga istituito un piano quinquennale, finanziato con un apposito fondo strutturale Europeo, per le sterilizzazioni, da considerare unico mezzo per controllare la demografia canina e il randagismo. La proposta è contenuta in un documento intitolato ‘Nuovi diritti per gli animali in Europa’.
La raccolta, informa l’Associazione, è iniziata nei mesi scorsi in Italia grazie all’impegno di Giuliana Poletti, responsabile del centro contro la Sperimentazione animale, diffondendosi rapidamente in Spagna, Germania e Ungheria e proseguirà anche in Francia, Romania, Gran Bretagna, Polonia, Belgio ed Olanda. Al fine di ottenere quanto più consenso possibile l’associazione AIDAA ha lanciato un gruppo su Facebook per sostenere la causa contro la pena di morte nei confronti di tutti gli animali in Europa.

Maria Pezzillo – Petpassion.tv