Un gruppo di "pericolosissimi" gatti randagi

Un gruppo di "pericolosissimi" gatti randagi

Bocciata la proposta per abolire la caccia ai felini e praticare la sterilizzazione: nel paese elvetico si continuerà a sparare ai randagi.

Non sono state sufficienti le 13.700 firme raccolte dagli animalisti: il governo sostiene che i gatti randagi, con le loro malattie, minacciano gli animali domestici e mettono in pericolo uccelli, lepri e rettili. Oltre alla mozione per abolire la caccia ai gatti randagi, è stata bocciata anche la proposta di un’operazione di sterilizzazione: secondo il Consiglio federale sarebbe troppo costoso e difficile da realizzare: in Svizzera ci sono oltre un milione di gatti, che zampettano sul territorio nazionale, troppi e troppo liberi di minacciare uccelli, piccoli mammiferi e rettili.

La petizione era stata lanciata da Sos Chats con l’appoggio del deputato Luc Barthassat, che al momento del voto ha sollevato numerose obiezioni: come distinguere un gatto randagio da uno che si è perso? Sparare liberamente non è pericoloso anche per gli esseri umani? Inoltre, spesso i felini vengono “solo” feriti e muoiono dopo giorni, dopo aver vagato insanguinati e in preda ad atroci sofferenze. Di fatto, sono i singoli cantoni a decidere, e loro hanno deciso che, epidemie a parte, il gatto “rinselvatichito” può essere fucilato sul posto, purchè a debita distanza dalle abitazioni, tanto che hanno stabilito che oltre i 180 metri da casa il gatto è “di nessuno”.

ENPA auspica almeno che i singoli Cantoni si adoperino per vietare “questa pratica tanto barbara quanto inutile. Dai dati forniti dall’Associazione Centrale Svizzera per la protezione degli animali salta all’occhio come essa sia attivissima: 27.463 sono gli animali accolti nel 2010 nei rifugi delle settanta sezioni dell’associazione. Questo significa che la Svizzera non è un Paese nel quale errano milioni di gatti randagi pronti ad inselvatichirsi nei boschi. Siamo certi che i singoli Cantoni provvederanno al superamento di quello che appare un residuato normativo, ormai senza alcun riscontro con la sensibilità dei nostri tempi, così come recentemente accaduto in Francia”.

Claudia Resta
Petpassion.tv – [email protected]