Chiuderà l’Ufficio Diritti Animali: l’amministraziome provinciale di Savona ha deciso infatti di dirottare i fondi finora erogati verso le riparazioni per i danni causati dalle abbondanti nevicate di quest’anno; l’ufficio, nonostante le disponibilità economiche non amplissime, si era comunque dedicato ad attivare vari servizi molto utili, come sterilizzazione per cani, corsi di formazione, pubblicità contro i maltrattamenti, attività di Pet Therapy. In due anni l’ “Ufficio Animali” attivato dall’ex-assessore alla Caccia e alla Pesca Carlo Scrivano ha ricevuto diecimila euro, investiti tutti in progetti utilità alla comunità degli animali e degli amanti dei nostri amici a quattro zampe.

Centinaia di cani sterilizzati, corsi di formazione, creazione di cartelli stradali contro i maltrattamenti, Pet Therapy. In due anni di cose ne ha fatte tante l’Ufficio Diritti Animali, attivato nel 2006 dall’ex assessore provinciale alla Caccia e alla Pesca, Carlo Scrivano. Un Ufficio che, per operare, aveva a disposizione cinquemila euro l’anno. Anche se pochi, quei soldi non ci sono più. L’amministrazione provinciale ha infatti sospeso i finanziamenti. La motivazione sarebbe la necessità di destinare i soldi ai lavori necessari in provincia per riparare i danni delle abbondanti nevicate invernali. Purtroppo la nostra richiesta di avere una spiegazione ufficiale dal commissario straordinario Mario Spanu è caduta nel vuoto.

Giunge il rammarico per la chiusura dell’Ufficio da parte della Protezione Animali di Savona e della Lega Difesa del Cane di Savona e Valbormida: «L’Ufficio Diritti Animali era stato aperto per poter ottemperare alle prescrizioni della legge regionale n.23 del 2000, che ha chiesto alle Province di coordinare le amministrazioni comunali nella lotta al randagismo» spiega Antonella De Paola, responsabile del reparto Pronto soccorso fauna selvatica dell’Enpa, che per oltre due anni ha gestito gratuitamente l’Ufficio (aperto il mercoledì dalle 15 alle 17) insieme a Simonetta Sarcinella, responsabile del Canile comunale di Cairo; «In questi tre anni, con un contributo complessivo della Provincia 10 mila euro, grazie al successivo reperimento di fondi ministeriali e regionali, l’Ufficio ha portato avanti molte iniziative – continua De Paola -. Abbiamo ad esempio sterilizzato 300 cani di proprietà di famiglie a basso reddito. Non si tratta solo di una cortesia ai proprietari, ma di un’iniziativa con una funzione sociale. Sono infatti proprio queste cucciolate indesiderate che vanno ad alimentare il randagismo. Il cane randagio è un costo per la comunità perché, per legge, deve essere ricoverato in un canile e custodito a spese del Comune».

Fra le principali iniziative promosse e realizzate dall’Ufficio ci sono la campagna di sterilizzazione gratuita di 300 cagne di proprietà di famiglie a basso reddito, la Pet Therapy in diverse case di riposo per anziani, i corsi di formazione per gli operatori dei canili e l’assistenza veterinaria nei ricoveri, la creazione e l’installazione di cartelli stradali contro i maltrattamenti, la Pet Card. Inoltre, da ricordare anche il sito CaniliOnLine, strumento funzionale ad adozioni di cani abbandonati e ritrovamento di cani smarriti. Il sito ha portato al quasi triplicare delle adozioni.

Nonostante la chiusura dell’Ufficio Diritti Animali,su altri fronti si profilano iniziative positive: la ristrutturazione di un edificio per il ricovero di emergenza dei cani randagi, messo a disposizione del Servizio Veterinario dell’Asl, in piazzale Amburgo, a Savona. Una bella notizia, pur fra i disservizi generati dalla chiusura di un Ufficio e dalla spesso carente comunicazione, agli altri enti correlati, del cambio di gestione.