Per capire i gatti non basta averli in casa, ma serve un vero e proprio talento. Ecco i risultati di un recente studio sull’abilità degli uomini di identificare il linguaggio felino.

 

I proprietari di gatti si saranno spesso chiesti che cosa pensano i loro amici a quattro zampe o perché si comportano in un determinato modo. Per capire il linguaggio felino sembra che ci voglia un vero e proprio talento, e una recente ricerca della University of Guelph in Canada lo dimostra.

 

Per capire i gatti ci vuole talento, cosa dice lo studio

Georgia Mason della University of Guelph ha condotto uno studio con lo scopo di capire quanto gli esseri umani siano davvero in grado di identificare lo stato emotivo di un micio soltanto guardandone le espressioni facciali. La ricerca ha avuto come oggetto i video dei gattini che circolano sul web, che sono stati modificati di modo da nascondere il contesto e concentrare l’attenzione soltanto sul musetto dei protagonisti.

Sono stati oltre 6.000 i soggetti umani chiamati in causa, a cui è stato chiesto di indicare per ciascun video qual era lo stato emotivo dell’animale domestico. Il risultato è stato che, in media, circa il 50% dei partecipanti è riuscito a capire come il gatto si stava sentendo in quel momento. Solo il 13% del campione è però riuscito a superare senza problemi il 75% delle risposte corrette. Questi ultimi sono quelli che la Mason definisce “cat whisperers”, ovvero le persone che sussurrano ai gatti.

Oltre a essere una divertente curiosità, il risultato di questa ricerca potrà anche avere degli utili risvolti pratici: i “cat whisperers” potranno infatti insegnare questo mestiere a coloro che non capiscono i gatti o aiutare chi lavora in ambito veterinario, grazie alla loro capacità di notare dettagli e microespressioni facciali dei felini che sfuggono al resto del mondo umano.

 

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Fonte: focus.it