L’aspettativa di vita dei gatti continua a salire, grazie soprattutto ai maggiori controlli e all’alimentazione sempre più curata, tanto che oggi i gatti possono vivere fino a vent’anni. Dall’ottavo anno di vita in poi i gatti entrano nella terza età (diventano senior) e si può iniziare a parlare di malattie del gatto anziano, espressione generica con cui si intendono tutti i vari disturbi che possono colpire questi bellissimi animali. Ecco quali sono i principali problemi dei gatti anziani e come affrontare questo delicato momento della loro vita.

 

Principali malattie del gatto anziano

Queste sono alcune delle principali malattie del gatto anziano, quelle che il tuo veterinario potrebbe diagnosticare con maggior frequenza nel tuo micio:

  • Insufficienza renale cronica: una delle malattie più diagnosticate nei gatti anziani è l’insufficienza renale cronica. Se il gatto presenta inappetenza, beve di più e tende a dimagrire, bisogna prendere in considerazione l’ipotesi che i reni non stiano funzionando correttamente;
  • Ipertiroidismo: nei gatti anziani si presenta spesso ipertiroidismo. Il gatto tenderà a mangiare di più, bere e urinare di più (sintomi che non solo sono in comune con l’insufficienza renale, ma in corso di ipertiroidismo è possibile che sia presente una concomitante nefropatia), dimagrirà e sarà più nervoso;
  • Diabete mellito: si tratta di una patologia molto frequente nei gatti anziani, soprattutto in quelli sovrappeso, obesi e sterilizzati. Il principale segnale a cui prestare attenzione è la frequenza con cui il gatto beve: se si nota un cambiamento delle sue abitudini e un eccessivo ricorso all’acqua, è opportuno portare l’animale dal veterinario per scongiurare questa malattia. Polidipsia, poliuria, polifagia e dimagramento improvviso sono segnali da tenere sotto controllo;
  • Artrosi e artrite: proprio come accade a noi umani e nei cani, anche i gatti anziani sono soggetti rispettivamente a fenomeni degenerativi e infiammazione delle articolazioni (le due patologie possono essere anche concomitanti). Il segnale che deve destare preoccupazione è se il gatto inizia a fare fatica nei movimenti, a preferire di star fermo anziché saltare e correre come dovrebbe. Anche in questo caso vale la pena fare una visita dal veterinario, tenendo conto che si tratta di una patologia molto frequente e che è possibile tenerla sotto controllo;
  • Malattie cardiache: nel gatto anziano è anche frequente la comparsa di soffi e aritmie cardiache collegate a patologie cardiache come la miocardiopatia ipertrofica o la miocardiopatia restrittiva. Potreste notare nel gatto una forma di dispnea a causa del versamento toracico che spesso queste patologie provocano;
  • Problemi agli occhi: la vecchiaia provoca una serie di patologie legate alla vista, come la cataratta o il glaucoma del gatto anziano che, se non curate adeguatamente, possono portare nel tempo alla cecità. È importante quindi riconoscere i primi sintomi, come eventuali arrossamenti, pupilla opaca o biancastra o occhi gonfi, in modo da intervenire tempestivamente, con l’aiuto di un medico;
  • Problemi alle orecchie: le malattie dell’orecchio nel gatto anziano sono molto comuni e, poiché l’udito è uno dei sensi più utilizzati da questi felini, è essenziale prevenirle e curarle prima che sia troppo tardi. Il rischio di infezioni è molto alto e può portare alla totale sordità, meglio quindi fare attenzione all’eventuale presenza di cattivi odori, secrezioni o croste che possono formarsi all’interno dell’orecchio e prevenirle attraverso una pulizia quotidiana della parte.
  • Ipertensione sistemica: collegata alle patologie renali, si può avere anche una forma di ipertensione sistemica che provoca nel gatto midriasi fissa, convulsioni e altri sintomi;
  • Malattie dentali: placca, tartaro, stomatite, ulcere, malattia parodontale sono molto frequenti nei gatti anziani. Le gengive si arrossano e sanguinano, il gatto fatica ad alimentarsi per il dolore, i denti possono cadere sono solo alcuni dei sintomi a cui prestare attenzione;
  • Tumori: sono numerosi i tumori che possono colpire il gatto anziano. Linfomi, adenocarcinomi a carico dell’intestino, tumori epatici, tumori del cavo orale sono solo alcune delle neoplasie di comune riscontro nei gatti anziani
  • Incontinenza: se il gatto anziano comincia a perdere le urine o le feci, è indice di qualche problematica in corso. Disturbi alla colonna vertebrale, malattie sistemiche o patologiche che rendono il gatto così debole da non permettergli di arrivare alla lettiera possono scatenare queste forme di incontinenza;
  • Inappetenza: non è una vera e propria malattia, quanto un segno clinico di patologia sottostante. Il gatto anziano che non mangia non è una rarità, anzi è molto comune che l’insorgenza di altre malattie possa portare come conseguenza la mancanza di appetito. Se si nota un cambiamento nelle abitudini alimentari del gatto, è sempre meglio farlo visitare da un veterinario, per scongiurare appunto la presenza di altre malattie;
  • Aggressività: alcuni gatti anziani possono sviluppare una maggiore aggressività, anche se di indole sono sempre stati docili. Si ritiene che questo comportamento sia causato da un eccessivo stress nel gatto, dovuto proprio alla consapevolezza di non essere più in grado di fare quello che faceva prima, come saltare o correre;
  • Iperattività notturna: è tipico dei gatti anziani dormire per la quasi totalità del giorno, salvo poi tornare attivi durante la notte; ciò dipende sia dai dolori che rendono difficoltoso il sonno profondo, sia dalle ridotte capacità visive e uditive che provocano nell’animale uno stato di ansia generalizzato;
  • Vocalizzazioni frequenti: spesso può capitare che i gatti anziani emettano suoni simili a quelli dei gatti in calore, ma che nulla hanno a che fare con quello stato. Nella gran parte dei casi si tratta di un lamento vero e proprio, dovuto ai dolori o alle scarse capacità percettive del gatto anziano.

 

tipi malattia gatto anziano

 

Gatto anziano non mangia, cosa fare?

Se il tuo gatto anziano non mangia, non aspettare troppo prima di portarlo dal veterinario. Magari la causa dell’inappetenza è solo una forma di stomatite, ma a volte quell’inappetenza può nascondere qualche malattia più importante.

È importante che il gatto anziano continui ad alimentarsi, onde scatenare problematiche secondarie come la lipidosi epatica.

 

A che età si può definire anziano un gatto? E come aiutarlo? >>

 

Gatto anziano: segni di malattia

È ovviamente impossibile segnalare tutti i segni e i sintomi che possono indicare delle malattie nel gatto anziano. Tuttavia, se noti questi segnali, contatta il veterinario per concordare una visita. Questo perché pensare che quel gatto anziano stia più fermo o mangi di meno solo perché “sta invecchiando” è il modo migliore per sottovalutare un problema incipiente. Ecco a cosa prestare attenzione:

  • inappetenza o anoressia
  • il gatto si muove e salta di meno
  • il gatto cambia le sue abitudini
  • urina e defeca fuori dalla lettiera
  • diventa aggressivo quando viene toccato
  • respirazione difficoltosa
  • zoppia
  • vomito e diarrea cronici
  • beve di più
  • urina di più
  • mangia di più.

Consigli sull’alimentazione del gatto anziano: ecco come modificarla. >>

 

 

Approfondimento: Purina ONE e Purina ProPlan