Nella regione alpina sono state approvate delle integrazioni sulla Legge sulla Tutela degli Animali d’Affezione. Obiettivo, limitare il randagismo

 

LogoRegioneValledAostaIn Val d’Aosta la Giunta della Regione ha approvato una serie di integrazioni e novità per la Legge sulla Tutela degli Animali d’Affezione. Le nuove disposizioni in materia sono attualmente all’esame presso il Consiglio Regionale, l’obiettivo dichiarato è quello di ”favorire il rispetto degli animali di affezione e la prevenzione del randagismo” attraverso una serie di obblighi per la detenzione di questi animali, basati sul Trattato UE sottoscritto a Lisbona da 27 Stati nel dicembre 2007 (Norme per la tutela e per il corretto trattamento degli animali di affezione).

Tra gli aggiornamenti introdotti al regolamento vigente, il divieto di utilizzare animali per l’accattonaggio o come premio o vincite di giochi.

Il disegno di legge inoltre proibisce l’amputazione di parti anatomiche o organi a scopo esclusivamente estetico (fatta eccezione per il taglio della coda per alcune razze); disciplina l’accesso degli animali nei giardini, nei parchi e negli esercizi pubblici; impone di sterilizzare i gatti liberi di uscire dall’abitazione; stabilisce l’obbligo di denuncia di morsicature di cani ai servizi veterinari dell’Usl. E’ previsto a corollario un regolamento di attuazione da emanarsi entro 180 giorni dalla pubblicazione della legge e che definisca i criteri minimi da rispettare per la detenzione sotto qualsiasi forma degli animali.

Coinvolti nella stesura del disegno di legge il Servizio veterinario dell’Azienda USL, il Celva e l’Avapa, questa ultima delegata dalle associazioni animaliste valdostane a rappresentare le loro istanze. Secondo la nota d’accompagnamento pubblicata dalla Regione stessa “Il gruppo di lavoro si è riunito sin dai primi giorni del mese di gennaio di questo anno, e grazie ad un sistematico e continuo confronto con i vari rappresentanti”.