cane batte gattoFinalmente una soluzione alla contesa del secolo?
Ne dubitiamo, la sfida tra i sostenitori della superiorità del gatto e tutti quelli che non hanno dubbi sulla supremazia del cane durerà in eterno.

A fornire qualche elemento per tentare di porre fine alla diatriba, arriva il settimanale inglese New Scientist con un articolo dal titolo “Dogs vs ca­ts, il grande regolamento dei conti tra animali domestici”.

Niente trepidanti attese, il dilemma è presto sciolto: sebbene di pochissimo, il cane batte il gatto sei a cinque.

Come si è arrivati a questo esito?
La competizione ha visto confrontarsi felini e razze canine in ben 6 sfide dirette: dal numero dei neuroni di ciascuna specie all’«im­pronta ecologica», dati misurabili in laboratorio e a sostegno dei quali la rivista ha riportato i risultati delle ricerche più recenti in merito.

Il primo terreno di confronto è il cervello.
Non è questione di dimensioni: non è infatti dalla grandezza che si può desumere l’intelligenza. E’ piuttosto il numero dei neuroni a pesare sull’ideale bilancia: i neuroni della corteccia cerebrale felina sorpassano abbondantemente quelli della contropar­te: 300 milioni contro 160. E così il primo match se lo aggiudicano i mici 1-0.

Segue il confronto sulla lunghezza del periodo di “addomesticamento”: ben più lungo quello dei cani rispetto a quello dei gatti. Ed è il pareggio. Anche riguardo alla solidità e alla “naturalezza” del legame tra animale e uomo e alla capacità di interpretare il linguaggio e gli sguardi di quest’ultimo, pastori tedeschi e compagnia hanno la meglio sul felino. Siamo 1-3 per i cani.

Ma recuperano presto i gatti, che battono i cani quanto a “popolarità” (2-3) e ad abilità nella comunicazione “sonora” (3-3).

Il pareggio dura poco però. I cani superano di nuovo i mici nel problem solving (aprire porte e via dicendo) e nel grado di “addestra­bilità“. Siamo 3-5. Niente da obiettare sui “supersensi” (4-5) dei felini e sulla loro “ecosostenibilità” (5-5), ma alla fine l’ultimo punto se lo aggiudicano i cani in ragione della loro “utilità sociale“.
Il fiuto stana-mine e ordigni esplosivi, per non parlare delle capacità terapeutiche con anziani e bambini, proclamano il cane vincitore ufficiale!